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Sindaco di Praiano arrestato per 250 euro. Il legale chiede approfondimenti

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L’avvocato Antonio Zecca, legale di fiducia del sindaco di Praiano Giovanni Di Martino chiede indagini approfondite su tutti i soggetti coinvolti in questa vicenda che vede coinvolto il primo cittadino di uno dei posti più belli della Costiera Amalfitana.

Giovanni Di Martino è stato arrestato per aver intascato una presunta tangente di 250 euro da un amministratore di condominio per dei lavori fognari. Il primo cittadino del Comune del salernitano, di 46 anni, che è anche presidente della conferenza dei sindaci della Costa d’Amalfi, è stato colto sul fatto dagli agenti della Squadra Mobile di Salerno in un bar di via Roma venerdì pomeriggio e posto agli arresti domiciliari.

«Il mio cliente si è comportato bene e, quando verrà analizzata la vicenda nel suo complesso, tutti capiranno il perché» ha detto a Il Mattino l’Avvocato Zecca legale del sindaco di Praiano.

Le indagini che hanno portato all’arresto del sindaco sono scaturite da una denuncia fatta nella serata di giovedì da una persona che aveva fatto riferimento a una presunta richiesta concussiva nei suoi confronti. L’uomo, infatti, è un amministratore di un condominio di Praiano nel quale al termine della scorsa estate erano stati riscontrati alcuni problemi al sistema fognario.

Dopo aver dato incarico e pianificato gli interventi necessari al ripristino e riscontrato che vi era un problema sulle tubature principali sulla strada comunale, aveva avuto un contatto con il sindaco.

Nel mese scorso, l’amministratore aveva, poi, appreso che sarebbero stati effettuati lavori sulla rete fognaria principale e che il Comune stava per eseguire scavi proprio in prossimità dell’entrata del suo parco. Aveva, quindi, dato incarico al suo tecnico di concordare con la ditta esecutrice dei lavori l’intervento di riparazione sulla rete fognaria nella parte di pertinenza del loro condominio.

Lavori che sono stati effettivamente eseguiti. Mercoledì pomeriggio l’amministratore sarebbe stato contattato direttamente dal sindaco di Praiano e invitato a raggiungerlo nella sede del Comune. Nel corso del colloquio, stando alla denuncia, gli avrebbe chiesto 250 euro in contanti per regolarizzare la pratica ed evitare possibili ripercussioni amministrative e pecuniarie e lungaggini burocratiche.

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