Comitato guidato da Colao stila rapporto rilancio Italia: rinvio tasse e scudo covid

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Il Comitato di esperti guidato da Vittorio Colao, ha consegnato questa mattina alla Presidenza del Consiglio il suo rapporto finale che verrà illustrato nei prossimi giorni. Il piano propone obiettivi generali e sei ambiti fondamentali per il rilancio: Imprese e lavoro come “motore dell’economia”. Infrastrutture e ambiente come “volano del rilancio”. Turismo arte e cultura come “brand del Paese”. Una Pubblica amministrazione “alleata dei cittadini e imprese”. Istruzione, ricerca e competenze “fattori chiave per lo sviluppo”. Individui e famiglie “in una società più inclusiva e equa”. Sono questi i 6 macro-settori e i 6 corrispondenti obiettivi che il piano per la fase 3 della task force Colao presenta nella copertina. “Un’Italia più forte, resiliente ed equa”, è l’obiettivo centrale del documento.

Un documento di 121 pagine, con sei macro-obiettivi e sei macro-settori  e tre obiettivi trasversali, che compaiono sulla copertina del testo: “digitalizzazione e innovazione; rivoluzione verde; parità di genere e inclusione”. Ciascuno dei sei settori prevedono sottocapitoli, al quale corrisponde un obiettivo. Le fonti di funding si dividono in “principalmente pubblico”, “principalmente privato” e “no funding”.

Una delle proposte contenute nel capitolo “imprese e lavoro motore dell’Economia” chiede di “differire (quanto meno per le imprese che lo richiedono) il pagamento del saldo delle imposte dovuto nel 2020 al suo ricevimento”. Sul fronte fiscale viene chiesto di rendere più agevole la compensazione dei debiti con i crediti fiscali, anche con i crediti esigibili verso la Pa.

 

“Avviare la riforma dei congedi parentali indennizzandoli almeno al 60%, individuando forme di supporto pubblico, per incentivarne l’utilizzo specie da parte maschile ed estendere i congedi di paternità a 15 giorni”. E’ una delle azioni individuate dalla task force Colao nell’ambito del sostegno all’occupazione femminile.

 

Escludere il ‘contagio Covid-19′ dalla responsabilità penale del datore di lavoro per le imprese non sanitarie e neutralizzare fiscalmente, in modo temporaneo, il costo di interventi organizzativi per l’adozione dei protocolli di sicurezza; definire e adottare un codice etico per la P.a. sullo smart working; consentire (in deroga temporanea) il rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza almeno per tutto il 2020.

“Dare agevolazioni e defiscalizzazioni per le attività del 2020-2021, incentivando gli operatori ad aprire in modo da preservare sia l’avviamento sia l’occupazione, in particolare stagionale”. E’ quanto prevede uno degli obiettivi del piano Colao nel settore Turismo e cultura. Ambito per cui è suggerito di “investire nei collegamenti infrastrutturali chiave relative alle aree/poli turistici ad alto potenziale e ad oggi mancanti, potenziando le dorsali dell’Alta Velocità, alcuni aeroporti turistici minori e la logistica intermodale per le città d’arte”.

Identificare chiaramente le infrastrutture “di interesse strategico” e creare un presidio di esecuzione che garantisca la rimozione di ostacoli alla loro realizzazione anche attraverso “leggi o protocolli nazionali di realizzazione non opponibili da enti locali”.

Incentivare il reinsediamento in Italia (tecnicamente “reshoring”)  di attività ad alto valore aggiunto e/o produttive con l’obiettivo di rafforzare il sistema Paese e la competitività contenute nel Piano Colao sul fronte delle imprese.

Ci sono anche due proposte di sanatoria: la prima è per l’emersione del lavoro nero che, sulla scorta del decreto Rilancio preveda l’emersione del lavoro irregolare in alcuni settori ma anche un mix di premialità (riduzione della contribuzione), paletti (dichiarazione di assenza di lavoro nero) e sanzioni (in caso di dichiarazioni del falso. Una seconda Voluntary Disclosure riguarderebbe invece l’emersione e la regolarizzazione del contante derivante da redditi non dichiarati con il pagamento di un’imposta sostitutiva e l’obbligo di investimento di una parte dell’ammontare (40-60%) per 5 anni in strumenti di supporto del Paese.

Lanciare un programma didattico sperimentale per colmare il gap di competenze e skill critiche (capacità digitali, problem-solving, finanziarie di base) che vede l’Italia al 26/o posto in Europa su 28 Paesi per le competenze digitali della popolazione.

Negoziare un’estensione delle concessioni equilibrata e condizionata ad un piano di investimenti espliciti e vincolanti nei settori delle autostrade, del gas, geotermico e idroelettrico: tali azioni dovranno inoltre essere “coerenti con le macro-direttive del Green Deal europeo”. Lo prevede il ‘piano Colao’ nella parte che riguarda il piano infrastrutturale per il Paese.

“Il Comitato – si legge nella nota – che ha operato su base volontaria e senza costo alcuno per la collettività – ha ringraziato il Presidente del Consiglio per l’opportunità offerta di mettere a disposizione delle istituzioni della Repubblica le proprie competenze. Un particolare ringraziamento va ai funzionari delle Istituzioni che nelle otto settimane di lavoro hanno contribuito, agevolato e supportato sul piano tecnico le attività del Comitato”.

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