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Un mese fa la scomparsa di Simone a Pastena: il ricordo struggente dei genitori

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Ricorre il trigesimo della scomparsa del giovane Simone, la cui vita si è interrotta lo scorso 10 maggio a Pastena. A distanza di un mese i genitori hanno scritto una struggente lettera-ricordo del figlio, che – su loro autorizzazione – pubblichiamo integralmente.

Ecco il testo:

“Io ancora non ci credo, per me sei nella tua cameretta a studiare o a giocare con la play, stai guardando un video o una nuova serie su Netflix, sei fuori con gli amici o agli allenamenti. E’ il mio modo di colmare la tua assenza. Dolce, buono, gentile, generoso solare e sorridente, sempre troppo educato e gentile nei modi ma impacciato e goffo nei movimenti.

Sei cresciuto tanto Simone, ma quanto sei alto? Sono troppo bassa ormai lo so… me lo ripeti ad ogni abbraccio. Anche in palestra ad ogni salto era un pasticcio e sbattevi da qualche parte ed io e papà a dirti “fai piano che ti fai male” e tu ridendo rispondevi “ma non lo faccio apposta”.

La tua goffaggine è stata la tua condanna: troppo alto troppo cresciuto ma ancora un bambino…che assurdità!! Non sei riuscito a controllare i tuoi movimenti e sei semplicemente caduto. Tu, così pieno di vita, sorridente, pieno di sogni, in attesa di fare tutto quello che questo periodo di quarantena ti aveva tolto.

Sempre pronto alla battuta e sempre attento ai bisogni degli altri, nessuno escluso.
Più i tuoi amici erano in difficoltà e tu più eri pronto per loro, mi dicevi “ci devo essere mamma, lui ha bisogno di me”. Tutti erano speciali per te, non ne lasciavi nessuno indietro, avevi un soprannome affettuoso per tutti: Speppi, Nik, Pappu, Ottag, Vitti, Brother, Mari Pol, Andrew, Er Capo, Giggetto, Emacomico, il Prete, e poi tanti, tanti, che adesso nemmeno ricordo. Per te era come dire loro “sei speciale per me”.

Tu pronto a donarti semplicemente e completamente a tutti. A te che non piaceva chi alzava troppo la voce, a te che non piacevano le discussioni le trovavi inutili e perdonavi tutto e tutti. Ora, pian piano, stai andando a trovare tutti i tuoi amici, ti stai ancora prendendo cura di loro rassicurandoli a modo tuo….

A qualcuno racconti del tuo incidente affinché tutti sappiano la verità, a qualcun’altro lo prendi in giro o ancora aiuti gli amici in difficoltà. A modo tuo con il tuo dolce sorriso… sei l’Angelo di tutti sempre pronto a gioire ed aiutare tutti. Ai ragazzi, ai compagni, agli amici d’infanzia, dei giardinetti, del basket, a tutti coloro che in qualche modo hanno incrociato anche solo per un attimo lo sguardo semplice ed allegro di Simone dico “vivete, gioite, divertitevi e fatelo anche per lui.

Sappiate che quando farete una cosa bella lui sarà con voi a gioire con voi e per voi. Quando avrete un dubbio o affronterete un momento do difficoltà chiedete al vostro angelo Simone di illuminarvi il cuore e state certi che lui un modo lo troverà per aiutarvi”.

Agli insegnanti, agli allenatori, agli educatori voglio solo ricordare che i figli sono il tesoro più prezioso di un genitore e nel momento stesso in cui entrate nel mondo di questi ragazzi dovrete mostrare la massima attenzione e siete obbligati ad averne il massimo rispetto.
Fieri ed orgogliosi di averti avuto nella nostra vita non potevamo desiderare un figlio migliore di te… in attesa di riabbracciarti. Con infinito amore Mamma e Papà”.

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