Caos sul Tocilizumab, l’Aifa dice che non funziona, Ascierto replica: “Nei casi gravi sì”

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Aifa, Agenzia italiana del farmaco, fa un passo indietro e divulga una nota in cui spiega che il Tocilizumab, il farmaco per l’artrite reumatoide non ha alcun beneficio ai pazienti affetti da Covid -19. Uno studio effettuato su 126 pazienti avrebbe evidenziato che “non c’è alcun beneficio nei pazienti trattati trattati né in termini di aggravamento (ingresso in terapia intensiva) né per la sopravvivenza”. Per questo motivo, dunque, il Tocilizumab resta “un farmaco sperimentale”. Lo scrive VocediNapoli.it

Sulla questione è intervenuto subito il professor Paolo Ascierto direttore dell’Unità di oncologia melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative dell’Istituto tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli, che ha detto: “Sarei cauto nell’affermare che questo farmaco non funziona, a causa di una serie di limitazioni che riguardano lo studio in questione, che è giunto a conclusioni già note, su pazienti non gravi. Nei pazienti con forma più severa, il tocilizumab funziona e noi lo stiamo dimostrando”.

E’ stato il prof Ascierto per primo a utilizzare a Napoli il farmaco anti-artrite reumatoide tocilizumab nel trattamento della polmonite interstiziale da Covid-19, intuendo che il medicinale potesse avere effetto frenando la ‘tempesta citochinica’ nei pazienti colpiti dal virus, una iper-risposta infiammatoria che può essere appunto bersagliata con terapie anti-artrite.

“I dati che vengono fuori dallo studio emiliano – evidenzia il medico – non fanno altro che confermare risultati già noti. E c’è una serie di punti da notare: innanzitutto parliamo di due studi, il nostro ‘Tocivid-19’ e quest’ultimo, che arruolano due categorie di pazienti diversi. Nel trial emiliano i pazienti vengono trattati in una fase precoce e in una situazione più lieve, rispetto allo studio Tocivid-19.

Ancora, nello studio emiliano per definire la risposta infiammatoria il paziente doveva corrispondere a una sola di queste tre situazioni: una misurazione della febbre al di sopra di 38° C negli ultimi 2 giorni, l’incremento della Pcr di almeno due volte il valore basale, oppure una Pcr sierica maggiore o uguale a 10 mg/dl. In pratica il paziente poteva anche solo avere avuto la febbre”.

“Infine – spiega ancora Ascierto – i risultati riguardano 123 pazienti (anzi, la metà sono quelli effettivamente trattati essendo uno studio randomizzato): una coorte di sicuro piccola rispetto al Tocivid-19, che viene condotto su 330 pazienti, ma con una coorte osservazionale di oltre 2.500 pazienti”.

“A un mese – ricorda Ascierto – nel nostro studio è stato ottenuto un tasso di letalità del 22,4%, quindi un risultato superiore del 10% rispetto a quanto prospettato. A 30 giorni l’impatto del tocilizumab c’è, e un altro piccolo studio retrospettivo dell’università del Michigan su pazienti gravi dimostra esattamente quello che abbiamo visto noi. Detto questo, il dato negativo su pazienti lievi già era stato evidenziato da uno studio di Sanofi Regeneron reso noto il 27 aprile: era stato affermato che il sarilumab, un analogo del tocilizumab, non funziona nelle fasi precoci, ma funziona in pazienti più seri. Tra l’altro la mortalità osservata in questo studio a 30 giorni è stata del 3% circa, indicando che si tratta di una popolazione selezionata a prognosi più favorevole”.

“La chiave – prosegue l’esperto – sta tutta nella tempesta citochinica: se non c’è, il farmaco non funziona. Questo medicinale, in fondo, viene studiato proprio per trattare questa complicanza e non serve per prevenirla. Ci sono altri farmaci che, somministrati in fase precoce, possono avere effetto per prevenire, come i Jak inibitori, che vengono dati attualmente insieme al cortisone: hanno l’abilità di non scatenare la tempesta citochinica. Infine, nel report Aifa c’è scritto chiaramente che è possibile che selezionati sottogruppi di pazienti possano avere una migliore risposta al farmaco. Gli studi di fase 3 in corso ci daranno informazioni in più”, conclude.

fonte Voce di Napoli.it

5 Commenti

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  • qualcuno si fida ancora di OMS, EMA, AIFA e della Santa Inquisizione Sanitaria della Combriccola dei Burloni?? ad oggi, dopo tutto sto casino stiamo a 237828 MALATI TOTALI e 34448 morti PRESUNTO COVID. Cioè la metà dei casi di polmonite di ogni anno (circa 450000, variabile e stimata), e per i morti stendiamo un velo pietoso perchè non avranno mai giustizia, visto che hanno cremato i corpi in tutta fretta. Quindi possono dire pure che sono morti di indigestione: NON LO SAPREMO MAI, visto che non hanno fatto autopsie.
    Ricordo che nella nostra eccellentissima campania la prima autopsia è stata fatta il 28 maggio… L’Esimio Duce non dice nulla? e i seguaci delle caverne, i marcos, gli anonimi, i cittadini esemplari, le foche cantanti neppure?
    Il resto sono balle di conte e di alcuni governatori.

  • Il più grande bluff………. De Luca governatore ….. vedi report del 01.06.2020……

  • pino

    Se tu rappresenti l’alternativa allora meglio De Luca per altri 1000 anni. Sono sicuro che lui di avversari come te ne vorrebbe di più, verrà rieletto in eterno con queste pubbliche esibizioni d’imbecillità.

    Ora, se credi davvero in quello che dici, vatti ad abbracciare uno di questi presunti infetti con l’indigestione.

  • Pino mi associo a te, in tutto e per tutto.
    Fa sempre piacere sapere che c’è qualcuno che usa ancora il suo cervello e si pone qualche domanda, invece di seguire il popolo beeeeelante foca canterina.
    Anche io credo che c’è qualcosa che non torna, tutti questi numeri PRESUNTI derivanti da Covid, le censure ovunque a chi dice qualcosa fuori dal coro, lo stato ladro che tutto ad un tratto prende a cuore la salute del popolo, un popolo lobomotizzato che esegue gli ordini di barbara d’urso e burionE senza porsi nessun dubbio. ….
    Bha

  • 05.37, quanto hai ragione!!! dopotutto, tu non stai parlando?!?! non hai capito nulla e come unica risposta stai a dire -vota antonio vota antonio-! che tristezza. Vota chi vuoi, ma la salute è un’altra cosa, e deluca in questo caso non l’ha tutelata per niente, tutt’altro: vai a parlare con la gente che si è vista rimandare cure e visite per malattie gravi, come me che dovevo farne una e non so quando potrò farla (sebbene non sia una cosa molto grave, almeno spero..). OK?
    MuseruolO, in effetti c’è più di “qualcuno”.. ma al netto di censure, minacce e paura di sembrare rivoluzionari, sembriamo molti di meno!.. almeno fino a qualche settimana fa, oggi vedo che molti si stanno svegliando, anche se ancora pochi.
    Quello che colpisce è l’assoluta mancanza di ragionamento e di argomenti: dicono solo “gli esperti hanno detto” e la finiscono lì, senza neppure arrivare a capire che quegli esperti hanno detto ogni fesseria possibile fino ad oggi.
    L’ultima? in tv qualche ora fa, LA7, un “esperto” che parlava della “tragedia brasiliana e svedese”: NULLA di più falso! Il Brasile sta con 40000 morti (italia 34000) su 210milioni! la Svezia con 5000 su 10.5milioni… due proporzioni dovrebbero far capire pure a un bambino delle elementari che quel medico ha detto una immane STR..amberia, e invece? nessuno conosce le proporzioni

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