IL TEMPO REALE
19:55 IL PRIMO BOLLETTINO: CONDIZIONI GRAVISSIME
Alex Zanardi “è stato subito preso in cura dai professionisti del pronto soccorso” di Siena, “valutato in shock room e le sue condizioni sono gravissime per il forte trauma cranico riportato ed è al momento sottoposto ad un delicato intervento di neurochirurgia”. Così il bollettino medico relativo alle condizioni cliniche di Alex Zanardi diffuso dall’ospedale di Siena.
LA RICOSTRUZIONE
Il pluricampione era sulla strada provinciale tra Pienza e San Quirico, in provincia di Siena, per concludere un percorso che prevedeva l’arrivo a Montalcino. A dare l’allarme sono stati gli atleti che con Alex stavano partecipando alla staffetta. Sul posto intervenuti insieme ai soccorsi, carabinieri, polizia municipale dell’Amiata-Valdorcia e anche i vigili del fuoco oltre all’elisoccorso che ha poi trasportato Zanardi all’ospedale di Siena.
Secondo le prime ricostruzioni l’incidente è avvenuto alle 17,05 lungo la statale 146 nel comune di Pienza, sulla strada che porta a San Quirico d’Orcia. Da quanto appreso è coinvolto un mezzo pesante, secondo una prima ricostruzione, Zanardi potrebbe aver invaso di poco il senso di marcia. Secondo Repubblica che cita testimoni, il campione non avrebbe perso i sensi e sarebbe rimasto cosciente, respirando autonomamente, almeno fino all’arrivo dei soccorsi.
La testimonianza di Mario Valentini, Ct della Nazionale che seguiva la comitiva su un pulmino: “È successo su un rettilineo in leggera discesa, appena prima la strada fa una leggera curva e Alex ha invaso di poco l’altra corsia proprio mentre arrivava il camion che ha provato a sterzare senza però riuscire a evitare l’impatto”
La staffetta di “Obiettivo Tricolore” faceva tappa nel territorio senese grazie al progetto di Obiettivo3 ideato proprio da Alex Zanardi per avviare allo sport i ragazzi disabili e provare a centrare con l’oro un pass per le Paralimpiadi di Tokyo. Zanardi era partito in handbike da Sinalunga, in Piazza Garibaldi, insieme al sinalunghese Alessandro Cresti e ad Enrico Fabianelli.
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