L’idea è dell’Associazione italiana regalo, bomboniere, confetti e wedding (Airb) che punta a chiedere al governo una mano per far sopravvivere il settore, gravemente colpito dall’emergenza sanitaria. Cerimonie e feste nuziali infatti sono ancora sospese a causa delle misure per prevenire il contagio da coronavirus, mentre è tornata possibile la celebrazione dei matrimoni.
Secondo l’associazione, circa il 90% delle cerimonie sono state rinviate al 2021. “Il nostro settore ha subito un calo tremendo: da 219 mila matrimoni celebrati nel 2019, oggi siamo a circa 8000. Tutto è stato rimandato al 2021 – spiega Luciano Paulillo, presidente dell’associazione Airb -. Quindi chiediamo al governo aiuti, per arrivarci al 2021. Circa 500 mila operatori del settore, e di conseguenza le loro famiglie, rischiano la disoccupazione”. Tra le richieste, Paulillo ha elencato: “il credito di imposta per gli affitti commerciali e un fondo perduto, visto che soprattutto il comparto della bomboniera ha un fatturato completamente azzerato. Quindi come si fa a sostenere impegni economici tra tasse, affitti, utenze? E’ praticamente impossibile”. E ha concluso: “Senza cerimonia e senza festa, il nostro settore non va avanti. Speriamo nel Governo, che ci faccia arrivare al prossimo anno”.
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