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Covid. Aria condizionata può favorire contagi in centri commerciali? Esperti divisi

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L’aria condizionata può favorire i contagi? Una questione che ancora divide e dà parecchi grattacapi agli esperti della comunità scientifica internazionale quella legata alla trasmissione del virus in ambienti climatizzati. Il dilemma resta sempre lo stesso: qual è la probabilità di contrarre l’infezione al chiuso dei locali dotati di condizionatori?

Se dagli studi sul Covid non emerge ancora una verità incontrovertibile, esempi dimostrativi suggeriscono che l’aria condizionata può favorire i contagi. A tal riguardo, risulta illuminante il caso del focolaio esploso nel mattatoio di Toennies, in Germania, dove circa 1.5000 lavoratori sono risultati positivi al coronavirus nel solo mese di giugno. Si sospetta che il patogeno abbia viaggiato nelle condotte dell’ aria fredda e, per questo motivo, sia riuscito ad infettare un numero così elevato di operai. A New York, il sindaco Andrew Cuomo ha deciso di frenare l’apertura di centri commerciali e musei “perché sono spazi chiusi con l’aria condizionata”, spiega. Dall’Università di Harvad arriva poi la conferma definitiva dell’esperto Edward Nardell, che insegna salute ambientale e malattie infettive: “L’epidemia in Florida e negli altri stati del sud – ha detto nel corso di una presentazione – può essere causata dall’aria condizionata molto intensa. Siamo in estate, ma ricreiamo condizioni di temperatura e umidità simili a quelle invernali”. Nei mesi scorsi si era discusso della Diamond Princess: il virus potrebbe aver contagiato tanti passeggeri sulla nave perché ha viaggiato lungo le condotte di aerazione. Poi, c’è il celeberrimo caso del ristorante di Guangzhou, in Cina, dove un cliente infetto ha
contagiato il proprio tavolo e i due vicini, nonostante fossero a più di un metro di distanza. Complice, secondo la ricostruzione riportata da Emerging Infectious Diseases è stata la mancanza di finestre che dunque avrebbe favorito un rapido ricircolo dello stesso flusso d’aria. Dunque, un nesso ci sarebbe. Ma di che genere?

Fonte Il Giornale

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