La carta d’identità a tavola divide i ristoratori salernitani: affari di nuovo a rischio

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Sono divisi i ristoratori salernitani dopo l’annuncio del governatore Vincenzo De Luca di una nuova ordinanza regionale che dovrebbe introdurre l’obbligo della carta d’identità a tavola in Campania. In molti – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – temono un nuovo duro colpo per i loro affari. «Così si rischia di trasformarci in uno stato di polizia, noi non siamo agenti». Ma ci sono anche coloro che antepongono la salute a tutto e per i quali cambierebbe poco con una nuova disposizione più restrittiva, dal momento che i clienti devono in qualche modo già lasciare le proprie generalità e compilare dei moduli.

22 Commenti

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  • Sicuramente un punto a sfavore da parte dei ristoratori ,perche ce anche gente che non vuole mostrarsi in questo modo per un discorso di privacy

  • È normale che gli affari ne risentiranno, a nessuno piace essere tracciato. Nonostante ci siano tanti cani rabbiosi con la bava alla bocca che inneggiano alla dittatura con la scusa del virus, ci sono tanti, come me, che non accettano questo stato di polizia e, piuttosto che accettare un abuso come questo, al ristorante non ci vanno più. Ovviamente ci saranno i soliti sostenitori del Papino che, non avendo argomenti, cominceranno a offendere chi non si allinea al pensiero comune. Oppure proveranno a fare la morale mettendo in mezzo il solito frasario qualunquista letto e riletto: 1. Io do sempre il documento perché non ho nulla da nascondere 2. Non hai rispetto per i morto 3. Guarda cosa sta succedendo in quello stato. 4. Runner Pino etc sono tutti. Questo è il livello del sostenitore medio dell’amaro lucano.

  • certo adesso dovrete trovare un altro sistema per evadere, ma alla fine ci riuscirete.Vi chiuderei tutti pizzettari compresi

  • Ma a prendere tramite carta d’identità i dati di un commensale quale problema creerebbe? È che ci lamentiamo su ogni osa anche la più innocua

  • Cosa giustissima…..nulla da nascondere..se poi gia adesso devi prenotare dal lido al ristorante non vedo nulla di strano e di nuovo , ne cali di fatturato , ne altro….per quelli che parlano di privacy, gia adesso siamo tracciati su qualsiasi tel e internet…per cui…
    buon divertimento !!

  • Condivido in pieno, tranne su una cosa. Questo è, il livello del salernitano medio. Te lo dico da Salernitano.

  • Risentire di cosa, mi sembra una cosa normalissima e non ci vedo assolutamente alcunché di male. Un ristoratore che vive male questa cosa è semplicemente un subumano.

  • Non dite cazz…te. In quasi tutto il mondo gli hotel ed alberghi chiedono documenti. Non vedo differenze tra un ristorante ed un albergo.

  • non sono mai stato a favore del luce, anzi per me dovrebbe stare dietro le sbarre con i cari figlioletti.
    ma questa è una situazione di emergenza che richiede regole appropriate.
    cosa c’è da nascondere? quale privacy andate trovando se pubblicate foto a iosa su facebook anche quando andate al cesso?
    come dovrebbero capire con chi è stato a contatto un eventuale infettato? devono interpellare la zingara?
    ma fatemi il piacere, smettete di scrivere che fate solo figure di m…a.

  • Se ci sono str.. che danno false generalità anteponendo i ca..i propri alla salute pubblica, questi sono i risultati. Andarsi a cercare il signor x che risultando positivo, ha potuto contagiare un locale, e avendo questo idiota dato false generalità, risulta quantomeno impossibile risalire all’identità ed al numero dei contatti che hanno avuto la sfiga di imbattervici.
    Come sempre la responsabilità delle restrizioni è la conseguenza di una, a quanto pare giustificata, legittima mancanza di fiducia.
    Altro che stato di polizia.

  • Certo che ci godete parecchio a vedere”soffrire” chi ha una inprenditoria ,anche se piccola
    nella ristorazione(ribadisco per la centesima volta che non c’entro niente!sono solo un povero disoccupato E SENZA SUSSIDI)ma poi la pizza a mezzogiorno,a pranzo,quella che vi porta vostra moglie chi ve la fa?.Dove abito io ce ne sono di pizzerie e di “mogli” a mezzogiorno col cartone in mano ne vedo parecchie. E poi, da come parli sarebbe più onesto andare in un ristorante con una tuta asettica,che ti copre anche i capelli e gli orifizi auricolari con una maschera con visiera e filtri laterali,e non le pezzetelle.Ci usciresti tu così? a cosa servirebbe la carta d’identità,se non per registrare il numero di clienti di quei “mascalzoni” che a spese loro ancora cercano di sopravvivere e di dare un minimo di servizio a quei richiedenti di turismo che alla fine li vuole uccidere? Ci usciresti tu così?…NO? E ALLORA A CASA STATTE TU

  • Evidentemente hanno qualcosa da nascondere,tipo Runner ?‍♂️ o Ciccio bello

  • Io prenderei le generalità degli impiegati guardia giurata compresa che l”altra mattina erano tutti senza mascherina all’Asl di Pastena. Però i pazienti possono fare ore di fila sotto il sole per entrare. Vergognoso tutto ciò. Il documento viene chiesto anche agli accompagnatori dei pazienti nei centri privati con tanto di numero di telefono.

  • se porto l’amante a cena dovrei uscire pure sui quotidiani locali?

  • Ma certa gente è proprio stupida. La carta d’identità (o la patente o il passaporto) è un documento che ogni cittadino deve portare con sé e si ha l’obbligo di presentarla ad ogni richiesta delle forze dell’ordine in qualità di pubblici ufficiali. Non è che deve essere mostrata al ristoratore per sedersi a tavola.

  • Chi si oppone giustamente ne fa’ un fatto di CORNE!!
    Al ristorante s’acchiappa in incognita senza carta d’dentita’!!!

  • 13:28 – Potresti argomentare la situazione di emergenza se sono tutti asintomatici, le terapie intensive sono vuote e il virus non uccide più? Grazie

  • Quindi mo se vado a mangia dieci volte a settimana al ristorante, mi aspetto anche un controllo delle mie entrate.. dittatura dittatura dittatura per chi ha la minchia moscia e non dura.

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