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Scuola, De Luca: “Vorrei meno faciloneria di quanto espresso da ministero Istruzione”

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De Luca ha ricordato il suo voto contrario alle elezioni amministrative il 20 e 21 settembre, auspicando che si facessero a fine luglio: “Ma maggioranza e opposizione se ne sono infischiati, pensando alla politica politicante e ora si apre la scuola – ha detto – si sanifica, si chiude, si fanno le elezioni, si sanifica, si riapre e in alcuni Comuni si richiude per i ballottaggi.

Non voglio fare commenti perché andrei oltre il codice penale”. Ha poi aggiunto: “In queste settimane avremo anche la campagna elettorale oltre alla lotta al Covid-19. Dovrete assistere a demagogia, tentativi di diffamazione, di attivare iniziative giudiziarie, ad articoli falsi, aspettatevi di tutto. Non ci faremo distrarre dal pensare alla sicurezza sanitaria e al lavoro per i nostri figli.

Senza preoccuparci delle stupidaggini. Aiutateci, mettetevi questa benedetta mascherina e non sotto il mento ma sulla bocca, tanto più si avvicina il tempo della riapertura dell’anno scolastico. Così riusciremo di tenere sotto controllo il problema del covid, sperando che il governo prenda decisioni meno incoerenti, virtuali e decida di far rispettare le ordinanze che emette, sennò è meglio non farle”.

Così De Luca sulla scuola: “Si avvicina l’apertura dell’anno scolastico e potrei dire parole pesanti. Vorrei meno faciloneria di quanto espresso dal ministero della pubblica istruzione. Servono controlli su tutto il personale, la febbre misurata a tutti gli alunni, ci deve essere la mascherina, non so che disponibilità ci sarà per banchi nuovi. Andiamo verso un periodo complesso ma si devono evitare incongruenze che complicano i problemi”.

“Dobbiamo prepararci allo screening di massa sul personale docente e non docente e rilevo che lo screeening si fa su base volontaria: una cosa assurda, demenziale. I dipendenti pubblici devono fare la visita periodica per certificare che non hanno la tubercolosi o altre malattie, il personale scolastico no. Com’è possibile?” ha aggiunto il presidente della Campania.

“Questo screening – ha spiegato De Luca – prevede la collaborazione dei medici di famiglia ma non tutte le sigle sindacali hanno aderito all’accordo nazionale, per cui un 30% di sigle non partecipa. Quindi dobbiamo prepararci noi con le strutture pubbliche a fare lo screening. Le nostre Asl sono impegnate da lunedì 24 agosto e sui siti internet delle Asl ci sono gli indirizzi a cui rivolgersi se il medico di famiglia non ha contattato il paziente impiegato a scuola per lo screening”.

“Una assurda decisione del ministero dell’Istruzione – ha sottolineato – è che la temperatura corporea degli alunni viene misurata a casa. E se c’è un ragazzo o ragazza che risultato positivo si chiude la scuola. Dovrei fare commenti pesanti, mi limito a dire che considero giusto che ci sia a scuola il controllo della temperatura per gli alunni che vanno in classe. E poi, c’è spesso un caso per cui un ragazzo o una ragazza si sente male in classe e si telefona alla famiglia. Che succede se uno studente ha però un problema che non c’entra col covid?”.

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