Negò di aver incontrato Luana ma c’è un video che incastra Del Sorbo

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C’è un video che riprende Luana mentre si dirige in direzione della baracca dove viveva Nicola Del Sorbo, l’uomo con il quale aveva una relazione. Poi c’è una dichiarazione del 34enne originario di Angri, che contrasta proprio con il contenuto di quelle immagini

Ha raccontato di averla uccisa colpendola alla gola con un coltello da cucina. Poi ha avvolto il corpo in una coperta e l’ha gettato in un pozzo. Il cadavere di Luana Rainone, 31 anni di San Valentino Torio (Salerno), è stata ritrovata all’alba di venerdì 4 settembre nelle campagne di Poggiomarino (Napoli). A confessare l’omicidio è stato un 34enne del posto, Nicola Del Sorbo, che ha indicato agli agenti dove si trovava il corpo di Luana.

La donna, sposata e madre di una figlia piccola, era scomparsa da oltre un mese. Era uscita di casa intorno alle 14 del 23 luglio per delle commissioni, ma non vi aveva più fatto ritorno. Già dopo poche ore il suo telefonino era irraggiungibile. Il marito aveva denunciato la sua scomparsa, lanciando appelli sui social rivolti alla moglie. I familiari erano convinti che la donna fosse viva, e che il suo si trattasse di un allontanamento volontario.

Le indagini dei carabinieri di Nocera Inferiore si erano da tempo indirizzate su Del Sorbo, che in passato aveva avuto problemi di tossicodipendenza e con la giustizia. L’uomo, divorziato, al momento viveva con un’altra donna. Giovedì sera è stato fermato dai carabinieri e durante l’interrogatorio, durato tutta la notte, ha confessato di aver ucciso Luana Rainone.

Secondo la sua versione, la donna voleva che lui lasciasse l’attuale compagna per intraprendere con lei una relazione stabile. Il 23 luglio si erano incontrati in una casa diroccata, nelle campagne di Poggiomarino. Al culmine di un diverbio, Del Sorbo ha raccontato di averla uccisa colpendola più volte al collo con un coltello. Poi ha gettato il corpo in una vasca per la raccolta delle acque, non lontano dalla baracca.

Il corpo è stato riconosciuto grazie a un tatuaggio sulla spalla, identico a quello che aveva la 31enne. Secondo i primi accertamenti medici, sul cadavere sono state trovate numerose ferite causate da un’arma appuntita, compatibili con quanto confessato da Del Sorbo. Il 34enne è stato trasferito nel carcere di Salerno in attesa di comparire dinanzi al gip per l’udienza di convalida. L’accusa nei suoi confronti è di omicidio volontario e di occultamento di cadavere.

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