Francesco Auriemma vince il Concorso Internazionale di Canto Lirico a Ravello

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Quindici i finalisti dell’XI Concorso Internazionale di Canto Lirico Ravello Città della Musica accompagnati dall’Orchestra del Teatro Verdi di Salerno diretta dal Maestro Giovanni Rinaldi. Sul podio tutti giovanissimi, i vincitori:

Primo classificato il baritono Francesco Auriemma con “Largo al factotum” dal Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini.

Seconda classificata il soprano Gloria Giurgola con “Caro Nome” dal Rigoletto di Giuseppe Verdi.

Terze ex-equo il mezzosoprano Luana Grieco con “Acerba voluttà” dall’Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea e il soprano Maria Cenname con “Tu che di gel sei cinta” dalla Turandot di Giacomo Puccini.

Premio del pubblico al soprano Francesca Manzo.

Le due borse di studio di 500 euro ciascuna del Rotary Club e dell’Inner Wheel Costiera Amalfitana sono andate invece al tenore coreano Lee Chung-Man e al tenore venezuelano Puerta Aray Jorge Luis.

Premio Vino & Opera dell’azienda vinicola Ômina Romana al mezzosoprano Benedetta Mazzetto.

Un’edizione all’insegna della voglia di rinascita e dell’impegno da parte dei docenti e degli operatori culturali della giuria di sostenere i talenti più giovani che hanno partecipato a questa edizione del concorso lirico.

Un segnale di vicinanza e di speranza a quel mondo giovanile tagliato fuori dai grandi circuiti dei Teatro d’Opera per la riduzione degli spettacoli dal vivo e dal fermo delle attività teatrali causato dal Covid19.

Soddisfatti il Presidente della Giuria Maestro Leone Magiera, il sindaco di Ravello Salvatore Di Martino e il soprano Carmen Giannattasio, madrina d’onore dell’evento.

Durante la serata è stato anche proiettato il video integrale del Wagner Day, realizzato lo scorso 26 maggio dalla Fondazione Ravello e che ha visto protagonista la splendida voce della Giannattasio alla quale il sindaco ha conferito un riconoscimento speciale per il 140esimo anniversario della venuta di Richard Wagner a Ravello.

Premio alla carriera a Dodi Battaglia per l’assolo chitarristico del Parsifal dei Pooh per aver avvicinato i giovani alla musica classica attraverso la musica pop grazie alla piccola suite del Parsifal del 1973 primo esempio di contaminazione del genere pop-sinfonico.

La serata è stata presentata con grande coinvolgimento dall’inossidabile Peppe Iannicelli.

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