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Coronavirus: per gli psichiatri ora è ansia “da limbo”

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Come va la nostra convivenza con il Covid-19? Quali sono oggi gli effetti dal punto di vista psichico? Dante Alighieri nel secondo canto dell’Inferno fa dire a Virgilio che si trovava “tra coloro che son sospesi”.

E’ questa l’immagine che descrive nella maniera più calzante l’ansia da “limbo”, un nuovo tipo di ansia che si registra in questo periodo che non è più l’emergenza sanitaria della prima parte di quest’anno.

E’ un disagio che si inquadra tra gli effetti psichici indiretti del Covid-19, ma non è un’ansia generalizzata, collegata a una situazione di incertezza continua in attesa del ristabilirsi della normalità, ma un’ansia specifica, “da sospensione del tempo” che aumenta il malessere psichico oltre alle ricadute sociali ed economiche, con risvolti che vanno dall’ansia alla difficoltà di concentrazione, allo spaesamento, ai disturbi del sonno.

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