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Le librerie resteranno aperte: sono fondamentali come farmacie e supermercati

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Le librerie resteranno aperte anche nelle zone rosse al pari di parrucchieri, tabaccai e negozi di generi alimentari. È quanto emerge dall’ultimo Dpcm approvato nella tarda serata di ieri dal governo, al quale editori e libria si erano appellati affinché considerassero i libri beni primari al pari del cibo, dei farmaci e dei valori bollati.

I principali firmatari di un appello all’esecutivo sono stati Alessandro e Giuseppe Laterza, Sandro Ferri delle Edizioni e/o, Renata Gorgani di Editrice Il Castoro e Stefano Mauri del Gruppo editoriale Mauri Spagnol, secondo cui chiudere le librerie “è l’ultima cosa di cui il nostro Paese ha bisogno, in un momento di solitudine e frammentazione come quello che stiamo attraversando. Tenere aperto questo spazio di riflessione e di immaginazione è una priorità se vogliamo che tutti partecipino alla creazione di un futuro comune”.

 

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