Salerno: alunni autistici abbandonati. Genitori pronti a denunciare

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Unica regione d’Europa a tenere chiuse tutte le scuole, la Campania si sta distinguendo anche per una gestione a dir poco disumana dei minori autistici. A Salerno l’associazione “Autismo: chi si ferma è perduto” del presidente Vittorio Naddeo scende in campo per denunciare una situazione che ormai travalica i limiti della decenza. Lo scrive Enzo Senatore sul Quotidiano del Sud

Alunni autistici abbandonati a se stessi, ovviamente impossibilitati a effettuare la didattica a distanza e per di più vittime di uno scaricabarile penoso tra scuole, Comune e Asl. Quest’ultima, che per legge dovrebbe predisporre un progetto globale di vita in grado di garantire assistenza all’autistico durante tutte le fasi della giornata (a scuola, a casa e nel tempo libero), sta lasciando correre senza intervenire.

Eppure il presidente della Regione Campania pur proseguendo la sua personale crociata contro la didattica in presenza ha riservato qualche sparuta riga delle sue ultime ordinanze per chiedere che disabili e autistici vengano messi nelle condizioni di poter seguire un regolare percorso scolastico.

Chiacchiere al vento, al pari di quelle del Comune di Salerno, del tutto assente in questa vicenda, e dell’Azienda sanitaria locale. I genitori, che per gestire i figli senza alcuna assistenza devono impiegare tempo e risorse economiche, sono infuriati e si stanno già organizzando per denunciare dirigenti scolastici, docenti, Asl, Comune di Salerno, Regione Campania.

Perché in questa storia le istituzioni, oltre a coprirsi di vergogna, stanno chiaramente contravvenendo a disposizioni di legge e specifici obblighi. “Caro governatore – scrive l’associazione ‘Autismo: chi si ferma è perduto in una lettera aperta a De Luca – la realtà dice che la scuola,  e con lei tutto il sistema, non è pronta per l’autismo, l’emergenza Covid lo ha messo a nudo.

Il sistema si tuffa nell’ipocrisia, nell’anticostituzionale (classi speciali, con assembramento disabili) non attiva piani alternativi alla DAD (8 mesi di nulla senza agire e si continua così) permette ad 8 dirigenti di chiudere la scuola alla disabilità. Fa specie che il famoso piano globale dell’Asl abbia manifestato la sua non esistenza proprio in questo periodo.

I tre enti, Asl, Comune e scuola, nonostante leggi, delibere e quant’altro camminano per fatti loro”. Naddeo denuncia anche la sua situazione personale. “Ho mandato decine di pec a tutti gli enti interessati che, ovviamente, continuano a non fare niente arrecando di fatto un danno a mia figlia.

La scuola che frequenta, dopo 8 mesi trascorsi a non fare nulla, 21 giorni dove le mettono l’assenza anche se la inducono loro a non andare a scuola, ha di fatto ammesso la sua inefficienza. E non parliamo di Asl e Comune che sono del tutto assenti, onestamente per noi genitori è avvilente vedere i nostri figli trattati come dei pesi da scaricare e tutto questo ci fa rabbia”.

Va da sé che in un contesto civile i minori autistici dovrebbero ricevere assistenza e supporto senza bisogno di dover minacciare denunce o sollevare polveroni. Ma evidentemente questo non è il caso di Salerno e della Campania.

Addirittura nella Conferenza di Servizi con le scuole, ma senza le associazioni dei genitori, il Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl di Salerno ha trattato la vicenda dei disabili, invitando gli istituti a chiedere certificati liberatori alle famiglie, consigliato sulla responsabilità dei dirigenti scolastici ma nulla ha stabilito a proposito dell’autismo.

Mai, fin qui, ci sono state ispezioni di controllo sull’operato dei docenti e della scuola, per verificare la reale funzionalità dell’intervento scolastico. Come se il problema non esistesse. E lo stesso De Luca, dopo l’ultima riunione con dirigenti scolastici, dirigenti delle Asl, Unità di Crisi, sindacati e altri protagonisti del mondo della scuola, ha del tutto perso di vista il problema della didattica per gli autistici.

Bambine e bambini, ragazze e ragazzi che hanno gli stessi diritti dei loro compagni eppure vengono trattati come alunni di serie B.La classe fa rete, fa inclusione, separare autistici e normodotati è un delitto che annulla anni di battaglie.

2 Commenti

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  • E’ una grande cazzata questo articolo. Le insegnanti di sostegno stanno lavorando praticamente ovunque, a scuola anche con un solo bimbo autistico o con altri disturbi, così come previsto dall’ordinanza regionale. Certo, ci sono dei casi limite per la mancanza di docenti, ma la maggioranza dei bambini con problemi è seguito giorno per giorno. Scriviamo le cose giuste.

  • Articolo fuorviante e pieno di calunnie. Gli insegnanti e le scuole non hanno abbandonato gli alunni con disabilità: i docenti di sostegno lavorano come tutti gli altri. Ovviamente, se la disabilità è grave, è opportuno lavorare anche in maniera individualizzata proprio per garantire agli alunni una didattica realmente personalizzata. Se non siete informati, non gettate fango sui docenti e sulla scuola!!!

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