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Campania verso la zona arancione: nelle prossime ore la decisione

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Non tutte le regioni stanno inviando i numeri sui 21 indicatori (posti letto occupati, terapie intensive, tempi per la diagnosi, tempi per i tamponi, efficacia del tracciamento ecc) per valutare l’andamento dell’epidemia regione per regione, sono arrivati puntuali.

Lo scrive Il Mattino. Le pagelle, che potrebbero arrivare in queste ore alla cabina di regia del Ministero della Salute decidono chi finisce in fascia rossa (dunque lockdown), arancione o gialla. Regioni come la Campania o la Liguria che mostrano segnali di sofferenza, potrebbero già cambiare collocazione e finire in una fascia di rischio più grave.

Poi ci vorranno almeno due settimane per confermare i miglioramenti nella diffusione del contagio e ottenere un allentamento delle misure

Viene data per certa, al momento, la retrocessione ad arancione di Campania, Liguria e Provincia di Bolzano, mentre in bilico ci sarebbero Toscana, Veneto e Lazio. Le decisioni, coinvolti i governatori, saranno assunte con un automatismo di tipo “scientifico” che non consentirà più il fai–da–te di ordinanze regionali. Peggioramenti della classificazione potranno avvenire sulla base di nuove indicazioni proposte dal Comitato tecnico scientifico in base all’incrocio dei 21 parametri individuati, che tengono conto della tenuta del sistema sanitario a livello locale.

La “stretta” potrà riguardare anche singole province, non si esclude, ad esempio, che in Campania si possa andare a una diversa classificazione fra area metropolitana di Napoli e resto della Regione, che presenta aree con dati molto diversi. Il consigliere del ministero della Salute Walter Ricciardi ipotizza che nuove zone rosse possano riguardare singole aree metropolitane, e dice a chiare lettere che per Napoli, per come è messa, «ci vorrebbe un lockdown».

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