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Covid, zona rossa possibile per Napoli e Caserta. Il resto della Campania arancione?

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La Campania potrebbe compiere il salto e passare da zona gialla a zona arancione. Sul tavolo anche le ipotesi di Napoli e Caserta zona rossa.

A nemmeno una settimana dal nuovo Dpcm la situazione sembra essere cambiata tanto che, a causa anche del caos dei dati nel sistema sanitario campano, il ministro Speranza avrebbe inviato suoi uomini sul territorio per visionare la reale situazione epidemiologica. Un controllo capillare che, fanno sapere, verrà esteso a tutte quelle regioni dove attualmente c’è maggiore possibilità di manovra.

Riteniamo validi dati della Campania ma approfondimenti sono in atto per cogliere aspetti che potrebbero completare una analisi che è in corso”. Lo ha affermato il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro alla conferenza stampa organizzata al ministero della Salute sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia.

Il nodo maggiore, in Campania, riguarda le province di Caserta e Napoli che sono quelle dove il contagio sta continuando ad aumentare nonostante varie restrizioni già adottate, e, soprattutto, sono le aree dove si stanno vivendo i maggiori problemi di assistenza ai malati: sia quelli in isolamento domiciliare (che denunciano l’impossibilità di mettersi in contatto coi Team Covid) sia quelli che avrebbero bisogno di essere ricoverati ma che non trovano posti letto liberi negli ospedali, con conseguenze anche tragiche come quelle denunciate per due pazienti, poi deceduti, a Casal di Principe.

Soprattutto nell’agro aversano la situazione è molto delicata, al punto che sono stati gli stessi sindaci a chiedere l’invio dell’esercito al governo.

Luigi de Magistris: “Situazione drammatica e sottostimata”

“La situazione è drammatica ed è molto sottostimata con i dati formali”. Lo ha affermato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a Mattino5, aggiungendo che “c’è qualcosa che non va, i conti non tornano. Quindi decidessero rapidamente perché di mezzo c’è la salute dei cittadini”. Parole che arrivano nel giorno in cui si deciderà se la Campania debba cambiare fascia di rischio o possa restare zona gialla.

“Sconcerta – ha proseguito il sindaco – che ieri nel corso del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica i vertici della Asl dicevano che i tempi medi di arrivo di un’ambulanza è intorno ai 20 minuti, quindi sicuramente superiore alla media in tempi ordinari ma tutto sommato un tempo non drammatico, e poi relazioni delle forze di polizia riferiscono che l’ambulanza per un incidente stradale non arriva prima di 40-60 minuti”.

Il sindaco ha inoltre riferito che “ci arrivano le testimonianze da laboratori che fanno i tamponi che ci dicono che i dati da loro elaborati non risultano nei dati ufficiali e ancora si parla di 600 terapie intensive di cui 186 occupate, ma poi i medici ci scrivono che non riescono a trovare terapie intensive per i pazienti”.

Ecco di seguito le misure previste per ciascuna delle tre fasce di rischio legate alla pandemia da Covid-19 in cui l’Italia sarà divisa fino al 3 dicembre per effetto dell’ultimo Dpcm. In tutto il Paese il coprifuoco scatta alle 22.

Zona rossa – Vengono applicate le misure più restrittive previste dal decreto. L’uscita di casa va motivata, sono chiusi bar, ristoranti, negozi, la Dad e’  prevista dalla seconda media in poi. E’ vietato spostarsi da un Comune all’altro, nonché uscire o entrare nella Regione. Torna l’autocertificazione anche per gli spostamenti all’interno di una città.

Zona arancione – I ristoranti e bar restano chiusi per tutta la giornata. I negozi restano aperti. La Dad è prevista solo alle superiori. La circolazione all’interno di un Comune è permessa, ma non lo è  abbandonare il proprio Comune di residenza, domicilio o abitazione. E’ vietato entrare o usciredalla Regione.

Zona gialla – Vigono le misure restrittive più “morbide” previste dal Dpcm. I ristoranti e i bar sono aperti fino alle 18, i negozi restano aperti fino a orario di chiusura. I centri commerciali sono chiusi nei weekend. E’ possibile spostarsi all’interno della Regione e da una Regione gialla all’altra.

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