Bar, pasticcerie, ristoranti e negozi di abbigliamento chiusi. Cosa accade in Campania

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La Campania diventa zona rossa. I dati forniti dalle Regioni sono compatibili con l’attribuzione delle misure per la ‘zona rossa’ a Campania e Toscana.

Stop ad attività non essenziali: resteranno chiusi bar, ristoranti, pub e pasticcerie. Restano aperti parrucchieri ma non i centri estetici. Sono chiusi tutti i negozi ad eccezione di alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccai, edicole. I mercati sono chiusi, “salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari”.

Cibo e bevande da asporto: è sempre consentito l’asporto. Sì fino alle 22 con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. “Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro”.

IL SINDACO DI NAPOLI DE MAGISTRIS. ‘Ora mi sento fortemente di chiedere al Governo, così come ho chiesto al presidente del Consiglio in una lettera indirizzata qualche giorno fa, ristori economici immediati perchè la città non può pagare sulla propria pelle una zona rossa che, se ci fosse stato sul piano sanitario un lavoro diverso nei mesi successivi al lockdown, poteva essere evitata”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in un video su facebook appresa la notizia che la Campania è zona rossa.

Quali sono i divieti imposti per la Zona rossa? Di seguito trovate tutte le restrizioni le quali entreranno in vigore, sembrerebbe, da Domenica  15 Novembre:

– è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori di cui al comma 1, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti n cui la stessa è consentita. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;

– sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato XX, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie;

– sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettai i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienicosanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro;;

– tutte le attività previste dalle lettere f) e g), anche svolte nei centri sportivi all’aperto, sono sospese; sono altresì sospesi tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva.

– è consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva è consentito esclusivamente all’aperto ed in forma individuale;

– sono sospese le attività inerenti servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti), diverse da quelle individuate nell’allegato X;

13 Commenti

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  • Se i Napoletani fossero persone civili non ci troveremo in questa situazione. E’ un popolo di ebeti che va a spasso come il suo Sindaco. NON CENSURATE

  • Non ci avrebbe capito una amata e benemerita Cippa
    CVD:come volevasi dimostrare
    Le disposizioni normative nazionali e regionali in ambito sanitario, prevedono che che, il Presidente della Regione, può disporre di tutte le iniziative.
    Lui ha sempre la soluzione per tutto ma, purtroppo per Noi Campani, è sempre il solito chiacchierone.

  • Runneri’, comincia a scaricare l’autocertificazione… Chiuditi nello studio di papà…

  • Adesso siete tutti felici…
    Ascoltate tutti ma pensate sempre con la vostra testa.

  • Loro saranno ebeti, ma tu sei ignorante: il ministro può chiudere solo l’intera regione, MA se si accorda con il governatore, il governatore può tenere aperte alcune aree. Dunque, se la tua preoccupazione è che non puoi muoverti per Salerno, chiedi al governatore di accordarsi col ministro. Poi, a dirla tutta, il problema principale sono la sanità e i trasporti, è inutile addossare troppe colpe alla gente. Alla fine, il numero dei contagiati, rispetto alla popolazione di Napoli e Caserta è ridicolo. Il punto è che gli ospedali, vuoi perché ne hanno chiusi molti perché dicevano che si risparmiava, vuoi perché manca il personale, si saturano facilmente. Tra l’altro, non siamo abituati a gestire pandemie: il celeberrimo colera, ultimo noto banco di prova della sanità regionale, non fece nemmeno 50 morti.

  • Sinceramente a voi piace farvi comandae. Il covid esiste ma voi dovete morire di covid e senza il lockdown. Viva la morte dell’economia. viva il lockdown. Cretini e servi dello stato. Sono 30 anni che la sanità fa schifo ed un mezzo virus ed il video di un ebete sono bastati ad uccidere le attività, vergogna. Domani vengo a mangiare a casa vostra. A questo punti viva la mafia e fanculo la polizia.

  • Sinceramente a voi piace farvi comandae. Il covid esiste ma voi dovete morire di covid e senza il lockdown. Viva la morte dell’economia. viva il lockdown. Cretini e servi dello stato. Sono 30 anni che la sanità fa schifo ed un mezzo virus ed il video di un ebete sono bastati ad uccidere le attività, vergogna. Domani vengo a mangiare a casa vostra. A questo punti viva la mafia e fanculo la polizia.

  • Siamo tutti nel recinto e belate!?..il be
    èh fa molto intellettuali x un influenza si Andrà a guerra civile…e se continua così è inevitabile

  • De luca anticipa sempre tutto. È lungimirante ma gli asini che governano boriosi come Demagistris non lo vogliono ammettere. Meditate asini meditate

  • Ogni volte che si sente Napoli in TV sono solo figure di merda. Il napoletano per me non è solo ebete ed incivile ma molto altro….. Ma preferisco non infierire. Ormai il campano viene sempre identificato come napoletano. Per me la Napoli di oggi è la vergogna d’Italia. Susy so che 6 un bagno

  • Il governo sono una massa di incompetenti se si chiude tutto e il portapizza va a consegnare nelle case delle persone se una di queste è ammalata succede che chi consegna si ammala anche lui il virus va a finire nella pizzeria e tutti si ammalano allora ditemi che cosa fa sto cazzo di Conte

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