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L’Adiconsum chiede al Governo uniformità nell’erogazione dei bonus

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Ecobonus, superbonus, bonus bebé, bonus baby-sitter, bonus seggiolini auto, voucher banda ultra larga, bonus bici, bonus tv, bonus cultura, bonus vacanze. Tanti sono i tipi di bonus varati negli anni, e ancor più in questi ultimi mesi di emergenza pandemica, come forma di sostegno delle famiglie.

Purtroppo, però, nonostante le buone intenzioni dei governi, la richiesta del bonus è diventata una vera giungla di procedure e modalità le più variegate, che generano confusione nei cittadini-consumatori e persino discriminazioni, quando si trasformano in click-day, dando origine ad una vera e propria “guerra tra poveri”, impedendo a molti aventi diritto di accedere ai bonus.

Esclusioni e limitazioni del genere non devono più accadere – dichiara Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum – La trasformazione digitale deve semplificare e non portare altra burocrazia. Così come si accede alle piattaforme della pubblica amministrazione ormai solo tramite SPID, anche le modalità di erogazione dei bonus devono essere unificate e semplificate. Non è pensabile che per ogni bonus si modifichi l’accesso demandandolo ad organismi diversi, come accaduto  recentemente con il “bonus PC”, o si consenta l’accesso contemporaneo sulle piattaforme della PA come per il “bonus bici”.

Adiconsum – conclude De Masi –  ritiene che i bonus  siano un sostegno utile  per le famiglie, per cui è convinta che la loro gestione debba essere unificata, semplificata  e preventivamente condivisa con le Associazioni Consumatori aderenti al CNCU. In vista della conferma di alcuni bonus, ma anche in previsione di quelli futuri, Adiconsum chiede al Governo di essere audita in rappresentanza dei cittadini-consumatori, per fornire delle indicazioni utili a far funzionare meglio uno strumento così importante e la macchina burocratica.

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