
Il Comune di Salerno è decisamente contrario. A chiarire la posizione dell’amministrazione è l’assessore all’Istruzione e vicesindaco Eva Avossa: «Riaprire il 9 dicembre le Superiori? È follia: pochi bus – come titola il quotidiano “Il Mattino” – e tanti alunni pendolari» Ci sono spiragli, invece, per l’apertura in tutta sicurezza delle scuole del primo ciclo.
La follia non sta nel voler riaprire le scuole (nessuno vuol prendere atto che il progressivo scadimento del senso civico e culturale della società è frutto della scadente preparazione scolastica dei futuri cittadini italiani), ma non aver creato le condizioni di sicurezza nel percorso casa-scuola e viceversa. Perchè altrimenti riaprire qualsiasi attività che genera affollamento sarebbe follia e tutto dovrebbe restare chiuso perennemente. Ma come si sà porre mano a riattivare il trasporto pubblico, dopo aver ridotto per anni i finanziamenti a poca cosa, richiede ingenti capitali pubblici, la cui carenza anche nella sanità ha generato tanta tragedia. Pertanto far ” slittare” ( termine che fa immaginare qualcosa di scivoloso, molto usato dalla politica), l’apertura delle scuole avrebbe senso se durante questo mese, anzichè pensare al cenone e ai pranzi natalizi, qualcuno si preoccupasse di rimettere in asse la macchina della buona amministrazione, che ha subito sbandamenti paurosi. Non va peraltro sottovalutato che il comportamento individuale è fondamentale per la risoluzione dei contagi, ma qui la cosa si fa seria per portarla alla coscienza dei giovani, visto che per essi il concetto di Morte è qualcosa di lontano e indefinito, il che li porta ad affrontare il concetto di contagio, in maniera gioiosa e sconsiderata. E su questo nessun decreto otterrà risultato.
Da marzo si conoscono questi problemib e niente è stato fatto. che vergogna. E chi paga sono i poveri alunni e le loro famiglie.vergognatevi tutti sapete solo chiudere.
dite alla d’avossa che il suo principale, de luca, dopo aver millantato l’aumento dei pullman l’altro giorno li ha tagliati!!!!