
La nuova ordinanza emessa nella giornata di ieri dal sindaco Vincenzo Napoli, prolunga lo stop della didattica in presenza fino al prossimo 7 dicembre. Ma su questa decisione adottata dal primo cittadino e che «nasce da una valutazione oggettiva dell’andamento pandemico» si debbono registrare le posizioni divergenti – come scrive il quotidiano “Il Mattino” di alcuni presidi, specie degli istituti comprensivi. Loro ernao pronti a ripartire: «Non abbiamo ostacoli organizzativi di nessun genere».
I PRESIDI SONO CHIUSI IN PRESIDENZA, NON GIRANO PER LE CITTA’ DOVE SI REGISTRANO SEMPRE PIU’ CONTAGI.
I TRASPORTI, IL PIU’ IMPORTANTE PROBLEMA, PER ORGANIZZARLI CI VOGLIONO ALMENO 3 MESI, DAL 7 GENNAIO APRIRE INFANSIA, ELEMENTARI E 1a MEDIA, GLI ALTRI CONTINUASSERO A STUDIARE DA CASA. L’ESTATE E’ STATA CATASTROFICA, NON FACCIAMO GLI STESSI ERRORI.
Memo male che l’anno prossimo si vota….
Prepara le valigie… l’infamata di chiudere le scuole batte persino lo STAI TRANQUILLO di Renzi a Letta…
Peccato che qst situazione non si è presentata prima delle regionali… solo una serie di fortunate circostanze (e non di meriti) ha fatto fare bella figura al suo padrone… facendosi enorme pubblicità.
X alessandro
Vatt a curca