
Timori dei presidi sull’ipotesi avanzata, secondo indiscrezioni, durante la riunione di maggioranza sul prossimo Dpcm di una riapertura delle superiori il 14 dicembre nelle zone gialle. “Per dare un segnale”, i ragazzi delle superiori potrebbero tornare in Aula il prossimo 14 dicembre. E’ l’ipotesi – come riporta il sito web dell’agenzia nazionale di stampa ansa.it – su cui il premier Giuseppe Conte avrebbe sondato i capigruppo di maggioranza, nel corso della riunione.
A cosa serve riaprire le scuole il 14 dicembre e rivederle, 9 giorni dopo, chiuse…sembra fatto di proposito per far risalire i contagi durante le festività…ma voi vi siete bevuti tutto, ma proprio tutto, il cervello….mah!!!
I presidi non si espongono, la responsabilità è troppo alta e si rischia che le decisioni siano dettate esclusivamente dalla paura. Si liberino i Dirigenti scolastici, i Sindaci e la Regione di questa incombenza e si diano le responsabilità soltanto ai genitori degli studenti. Il servizio SCUOLA dev’essere attivo, operativo e garantito in ogni sua forma: in presenza e a distanza. Il Governo investi e potenzi questi due tipi di servizi, supportando le famiglie nell’ottimizzazione delle reti internet domestiche e scolastiche e nella fornitura dei device (tablet notebook router etc). Fatto questo, si lasci ai genitori scegliere quale delle due didattiche far percorrere ai propri figli. Il problema resta per i docenti, che teoricamente dovrebbero lavorare esclusivamente in presenza: dalla loro scrivania dovrebbero tenere la lezione sia ai presenti sia a chi è online, mediante postazione notebook standard sistemata sulla loro cattedra.