Ass. ‘Io Salerno’: con un no ti spicci…

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Avevamo già scritto un commento. L’ultimo, prima della tradizionale pausa di Fine Anno.

Ma, di fronte alle immagini di una Città avvilita e desolata, fortemente colpita dalla emergenza sanitaria, abbiamo deciso di dare solo un saluto.

Non ci sono i presupposti per parlare di problemi, quando ci sono cittadini che ne hanno già in grande abbondanza.

Siamo tutti stanchi, anche di pensare.

Le scelte nazionali e locali ci confondono, la Sanità malata ci impaurisce, la chiusura di attività economiche ci preoccupa, le sofferenze di tanti ci addolorano. E, un ‘nuovo buio’ si sta propagando: quello generato dal timore che le prossime settimane, da sempre cariche di gioia, possano essere contrassegnate da un diffuso senso di smarrimento, di abbandono o di solitudine. In verità, mai, come quest’anno, si sente il bisogno di una rinascita. Almeno per chi non ha conosciuto gli anni della guerra.

Nei primi periodi della storia, il solstizio d’inverno rappresentava, per i popoli del Nord, il passaggio al Nuovo Sole, la vittoria della luce sulle tenebre, del giorno sulla lunghissima notte. Essi salutavano il rinnovamento della natura incontrandosi intorno ai fuochi, nei boschi o negli spiazzi, per condividere l’allegria e per trasmettere la fiducia nel futuro con il passaggio, di mano in mano, di piccole fiammelle.

Dopo quei tempi, è stato un Bambino a diffondere, a chi crede in Lui, il rinnovo della vita.

Così, oggi, un Albero di luci o un Presepe illuminato sono i simboli dell’attesa, prima, e della speranza, poi, che accompagnano i messaggi di amore e di amicizia provenienti dall’anima.

Quest’anno, a tanti, potrà mancare la gioia piena e, a qualcuno, anche la gioia. Ci auguriamo, non possa mai mancare la speranza.

Siamo convinti, però, che, se pure potrà essere superata l’emergenza sanitaria, in un modo o nell’altro, non sarà agevole superare quella economica della quale non abbiamo piena consapevolezza. Perché si possono pure contare gli ammalati per il virus, giorno per giorno, ma non è possibile calcolare chi ne subirà le concrete conseguenze. E, purtroppo, temiamo gravi ripercussioni di molte delle disposizioni che stanno condizionando la vita di tutti, con particolare riferimento ai soggetti più deboli ed a quelli privi di tutela per il lavoro e per il reddito.

Nel recente passato, molti SI sono stati detti, forse troppo in fretta, creando degli impicci. Ora, sono detti tanti NO, probabilmente solo per ‘spicciarsi’.

Viste le conseguenze per la nostra Città, noi riteniamo sia necessario avviare, da subito, una costruttiva convergenza tra le forze politiche, economiche e sociali per la elaborazione di un progetto concreto di rivitalizzazione incentrato sulle ricchezze, sulle risorse, sulle capacità organizzative e tecniche di cui disponiamo, ma soprattutto sul talento, sulla volontà, sulla creatività e sulla umanità della nostra gente.

La rinascita da un periodo così complesso richiede però la disponibilità a cambiare le logiche di indirizzo affinché ogni decisione si dimostri in grado di soddisfare tre vincoli specifici e, cioè: sia coerente con la missione produttiva e l’identità della Città (quali?), sia compatibile con le esigenze pubbliche e, infine, sia rispettosa dei bisogni di tutti e della esigenza di nuovi equilibri ambientali a difesa della vita.

Ma, soprattutto, richiede il collegamento alle radici della nostra cultura millenaria come canale di diffusione di una linfa vitale idonea a costruire un futuro più degno per i nostri figli. Perché, solo radici forti possono consentire agli alberi di guardare verso il cielo.

Da oltre tre anni, avanziamo proposte in tal senso. Riprenderemo, con rinnovato impegno, auspicabilmente in un contesto di comportamenti diversi. Da parte di tutti.

In ogni Comunità, la ragione della forza non deve mai prevalere sulla forza della ragione. Né su quella dell’amore, l’unica energia da utilizzare per alimentare le ‘Luci’ giuste da donare a chi ha il buio nel cuore e nella mente.

Questa Città ha bisogno di amore.

Un saluto e un augurio, di cuore, a tutti. Arrivederci.

e.mail: associazione.iosalerno@gmail.com

pagina fb: Associazione io Salerno

1 Commento

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  • raccoglie zizzania. E gli abitanti di questa città hanno assistito con colpevole passività e complicità alla semina del vento che sistematicamente è stata messa in opera giorno dopo giorno, con la scusa della libertà di opinione e di espressione. Un conto è avere libertà di critica. Un altro conto è sabotare e vomitare fango su tutto e tutti, destabilizzando e creando a tavolino le condizioni di disinformazione sulle quali alimentare poi una campagna elettorale contro, utilizzando tecniche da guerra asimmetrica, pettegolezzi, manipolazioni audio-video, esposti all’AG, ricorsi, contro ricorsi, appelli, mozioni, petizioni, etc etc. Per piacere: fatevi un esame di coscienza, e nel frattempo, esercitate il dovere dell’autocontrollo, silenziatevi!

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