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Un mese di ritardo sui vaccini covid potrebbe costare 4000 morti in più, lo studio

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Con una rapida ed efficace partenza della vaccinazione contro Covid-19 l’Italia potrebbe contare 17 mila morti in meno. E’  quanto sostiene uno studio coordinato da Francesco Saverio Mennini e promosso dal centro di Economic Evaluation and Hta (Eehta) del Ceis, Facoltà di Economia dell’Università di Roma Tor Vergata.

“Abbiamo sviluppato un modello in grado di stimare i potenziali effetti della vaccinazione anti-Covid-19 – riferisce Mennini – in base ai dati ad oggi disponibili nel contesto nazionale. I primi risultati che emergono sono importanti e soprattutto incoraggianti”.

Prevedendo, infatti, una copertura vaccinale pari all’80% della popolazione maggiore di 60 anni, una efficacia dei vaccini pari al 95% e l’inizio delle vaccinazioni il 15 gennaio 2021, il modello prevede una riduzione di 17mila decessi accompagnata da un dimezzamento delle terapie intensive e delle ospedalizzazioni.

Il tutto entro i primi 3 trimestri del 2021. Al contrario,  un mese di ritardo della campagna vaccinale potrebbe determinare 4000 morti in più fino a novembre 2021.

 

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