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Giulio 25 anni e tre lauree con 110 e lode e il sogno di sconfiggere la Sla

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Giulio Deangeli, 25 anni, studente dell’Università di Pisa e allievo della Scuola Superiore Sant’Anna ha conseguito la terza laurea con lode e  sogna di sconfiggere le malattie neurodegenerative.

E per questo sta già pensando al quarto titolo: la magistrale in Biotecnologie molecolari. Lo studente da record, per raggiungere un risultato così importante, ha sostenuto 150 esami in quattro anni per un ciclo di studi pari a 12. Ottenendo agli esami sempre il massimo dei voti: 30 e lode.

E come scrive Il Corriere della Sera, Deangeli “è anche l’unico italiano ad aver conquistato contemporaneamente cinque borse di studio di altissimo prestigio, tre delle quali all’università di Cambridge, dove ogni anno si presentano oltre 20mila candidati da tutto il mondo e i posti a disposizioni sono pochissimi”.

Al 20 luglio scorso risale la prima laurea in medicina e chirurgia, al 23 settembre quella in biotecnologie. “Ho le lacrime agli occhi pensando che oggi si corona il sogno di ripercorrere le orme di un mio mito, oltre carissimo amico, Carlo Maria Rosati – ha commentato Giulio Deangeli al temine della discussione -.

Per me è stato un’ispirazione formidabile, e gli sarò sempre grato per il modello straordinario che mi ha offerto, oltre che per la sua amicizia, che mi onora. Spero con tutto il cuore che il mio percorso possa ispirare tanti altri giovani a perseguire studi interdisciplinari, non per battere dei record, ma perché questo approccio è veramente essenziale per affrontare le sfide scientifiche della ricerca odierna”.

Prossimo step è la magistrale in biotecnolgie molecolari: Giulio conta di portarlo a termine entro la fine dell’anno per poi volare all’Università di Cambridge per il dottorato in clinical neurosciences per il quale si è guadagnato 5 borse di studio, mente il 16 ottobre a Roma riceverà la benemerenza del premio Eccellenza italiana, ideato dal giornalista Massimo Lucidi e nato con l’obiettivo di premiare l’Italia del merito e del talento. Per il rettore dell’Università di Pisa, Paolo Mancarella, “l’Italia ha bisogno, in questo momento, di esempi positivi e Giulio è uno di questi”.

Non solo studente. Giulio, figlio unico di madre insegnante e papà veterinario,  parla inglese, francese e tedesco, suona il violino, ama la musica di Mahler, Stravinsky, Rimskij-Korsakov e Shostakovich e adora inventare algoritmi d’intelligenza artificiale. Al momento è single, “ma comunque alla ricerca. Mi piacerebbe trovare una ragazza con la quale discutere anche delle materie che ho studiato” dice.

 

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