Rc auto, i contenziosi congelano un tesoro (di Tony Ardito)

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Secondo l’ultimo bollettino statistico dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, che riporta i dati 2019, le cause civili pendenti dovute al ramo rc auto sono in costante calo.

Il dato è di 221.453 cause, il -4% rispetto all’anno precedente e il -27% rispetto al 2010.

Per l’Ivass Il problema è che il contenzioso continua a essere caratterizzato da tempi lunghi di formazione e chiusura delle cause.

Il 2020 della pandemia non aiuta, o meglio, è una occasione persa, in quanto gli incidenti son stati circa il 30% in meno a causa delle restrizioni alla mobilità, ma i tribunali hanno lavorato a ritmo ridotto e non sono quindi riusciti a smaltire moltissime cause che, anziché chiudersi quest’anno, andranno a finire nel 2021.

Nella classifica delle regioni più litigiose la Campania ha il primato indiscusso con il 40,3% del totale, il 26% solo a Napoli. Segue il Lazio con il 13,3%. Un dato che, tuttavia, per il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi, non incide – se non in minima parte – sul premio rc auto, che in Campania è ancora mediamente più alto rispetto alla media nazionale.

In questa regione anche la frequenza dei sinistri è diminuita; in città come Prato e Rimini non è diversa da quella di molti comuni campani, eppure lì il premio costa di meno. Cosa che, in parte, potrebbe essere connessa alle statistiche degli scorsi anni.

Dal bollettino si evince, altresì, che nel 2019 il 60% delle cause civili in primo grado si sono chiuse con una transazione. Un modo per mettersi d’accordo prima che venga emessa una sentenza. Nel 32% dei casi a pagare è stata la compagnia, che ha avuto ragione solo l’8,7% delle volte.

Rimarrebbe, però, accantonato un vero e proprio tesoretto: 5,3 miliardi, che in buona parte spettano ai cittadini. Assoutenti evidenzia che in un momento di profonda crisi come quello che attraversiamo, redistribuire queste somme a chi ne ha diritto dovrebbe essere una priorità.

Si ragiona su incentivi fiscali alle compagnie per convincerle a liquidare le somme dovute, soprattutto in quelle cause in cui i precedenti sono favorevoli ai clienti. In tal modo diminuirebbe il carico per i tribunali e aumenterebbe la fiducia dei cittadini nei confronti dell’intero sistema e, perché no, della giustizia nel suo complesso.

Tony Ardito

 

 

2 Commenti

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  • compagnie di assicurazioi che non pagano danni subiti sanno solo arraffare dagli automoblisti.

  • gente che ha dovuto indebitarsi per acquistare una nuova auto perchè aspetta il risarcimento.

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