Covid, il cdm approva i nuovi criteri delle zone, ma è scontro sulla scuola

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Misure in vigore dal 7 al 15 gennaio. Zona gialla ‘rafforzata’ nei giorni feriali – con il divieto di spostamento tra regioni e la conferma della possibilità di spostarsi verso un’altra abitazione per massimo 2 persone – e una zona arancione nel fine settimana.  Ma è scontro sul rientro in classe: il Pd chiede un rinvio, mentre Italia Viva parla di caos inaccettabile. Le lezioni delle superiori riprendono l’11 gennaio.

Dal 7 al 15 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Scontro invece sul rientro in classe, con il Pd che chiede un rinvio e Italia Viva che parla di caos inaccettabile. Le lezioni delle superiori riprendono l’11 gennaio

L’8 e il 9 gennaio sarà dunque possibile spostarsi all’interno della propria regione e riapriranno bar e ristoranti, con orario fino alle 18

Per il weekend del 9-10, tutta l’Italia sarà in fascia arancione con le stesse eccezioni, negli spostamenti tra i Comuni, previste per le feste natalizie. Sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia

È consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi

È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma”

Il testo prevede anche l’abbassamento della soglia dell’Rt che fa scattare il posizionamento nelle diverse fasce e che sarà in vigore da lunedì 11: con Rt ad 1 si andrà in zona arancione e con l’Rt a 1,25 in zona rossa

“Il ministro della Salute Roberto Speranza porterà in Cdm l’inasprimento delle soglie dell’Rt che definiscono il passaggio di una regione in fascia arancione o rossa”, aveva confermato prima del cdm il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia

Boccia aveva sottolineato che gli interventi fatti a Natale “hanno evitato che ci fosse in Italia il liberi tutti”. La revisione della soglia del Rt (con 1 in zona arancione e con 1,25 in zona rossa, ndr) “è stata condivisa da tutte le regioni – ha aggiunto il ministro – perché tutti condividiamo la necessità di far scattare immediatamente le misure più restrittive quando si va oltre l’1″

Misure che si applicano, dice il decreto, ad una o più regioni “nel cui territorio si manifesta un’incidenza dei contagi superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti”. Un passaggio quest’ultimo, sottolineano fonti di governo, introdotto per evitare che regioni con una circolazione virale bassa possano invece finire in arancione a causa di singolo episodio di aumento dell’Rt

Attualmente il valore stabilito per passare in zona arancione è 1,25, in zona rossa 1,50

Il governo ha delineato misure e divieti in un provvedimento ponte valido dal 7 al 15 gennaio, ovvero tra la data di scadenza del decreto natalizio e quella dell’ultimo Dpcm, e prima dell’approvazione di un nuovo Dpcm valido a partire dal 16 gennaio

Sempre fino al 15 gennaio proroga del divieto di ospitare a casa più di due parenti o amici, minori di 14 anni esclusi. La misura era già prevista nel decreto natalizio in scadenza il 6 gennaio

Il nuovo sistema delle fasce scatterà da lunedì 11: venerdì arriverà il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità e sulla base dei dati aggiornati scatteranno le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza per l’attribuzione dei colori alle regioni

Ad oggi, in arancione andrebbero Calabria, Liguria, Lombardia, Puglia e Veneto, che hanno tutte un Rt superiore ad 1 e un rischio alto, mentre Marche ed Emilia Romagna sono al limite. Ma cosa succede dopo il 15 gennaio?

Il governo si riunirà nuovamente ad inizio settimana e l’ipotesi al momento sul tavolo è quella di un nuovo provvedimento che copra il periodo dal 15 al 31 gennaio, per confermare sostanzialmente le misure in atto con il sistema delle fasce; 15 giorni per affrontare l’ulteriore data che si avvicina e che imporrà nuove misure: la scadenza dello stato di emergenza del 31 gennaio, ad un anno esatto dall’inizio di tutto

Dal 15 gennaio potrebbe esserci anche la novità della “zona bianca”, proposta del ministro della Cultura Dario Franceschini. In questa zona rientrerebbero le regioni con gli indicatori migliori, dove potrebbero riaprire musei, teatri, sale da concerto e cinema. Nella zona bianca scomparirebbe il limite di orario per bar e i ristoranti e riaprirebbero anche piscine e palestre

Fonte SkyTg24

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