Ricciardi: “Quello che servirebbe ora è una zona rossa rispettata”

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“Il virus va anticipato, non inseguito. Quello che servirebbe ora è una zona rossa adeguatamente rispettata, abbiamo visto che i Paesi che lo hanno fatto per tempo ora hanno una vita praticamente normale”.

Lo ha detto Walter Ricciardi, igienista alla Cattolica e consulente del ministro della Salute, intervenendo a Domenica In su Raiuno. “In questo anno abbiamo vanificato i sacrifici”, ha sottolineato Ricciardi.

“D’estate abbiamo sottovalutato la capacità del virus di tornare, e non abbiamo fatto investimenti sulle scuole, nei trasporti, abbiamo un po’ sprecato tutto il lavoro fatto prima. Per motivi psicologici: la gente a lungo andare si stanca e i politici non hanno spiegato che le misure restrittive sono necessarie anche per l’economia. In altri Paesi sono state prese decisioni coraggiose. Devi convincere l’opinione pubblica e farlo capire anche agli operatori economici: meglio chiudere tutto per un periodo limitato, altrimenti l’alternativa è una perenne precarietà fatta di apri e chiudi”. Anche perché secondo Ricciardi “la zona gialla è un problema”.

“Come è stata interpretata è una specie di liberi tutti, la gente si prende giustamente tutti gli spazi che la legge consente. Se autorizzi a entrare nei negozi la gente lo fa. Io in questo momento avrei chiuso tutto, pretendendo però dalle autorità di riprendere il tracciamento, il che significa investire nei dipartimenti di prevenzione, nella medicina territoriale”, ha detto in tv.

 

8 Commenti

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  • X manipolatori.. Tu e quelli come te siete il vero male di questo paese (volutamente non ho detto nazione)

  • Questo lo stipendio non lo mette, ma se ha ragione 2 mesi di disoccupazione o bonus non ve li faranno mancare!
    Mi fate morire….praticamente questo Covid è colpa di De Luca o Ricciardi?
    Anche io penso che la peste fu inventato da Don Abbondio e la monaca dì Monza…??
    Sopra ci sono due categorie di pensiero quelli che purtroppo arrivano fino ….poi c’è lo scienziato pazzo taglia e incolla che crede ancora all’influenza ??

  • C’è pure una terza categoria di pensiero: Quelli che non lavorano da un anno. Tra questi voglio includere anche chi non ha avuto i ristori o chi ne ha avuti una minima parte (ad esempio 1/3 dello stipendio).
    La colpa non è dei politici se il virus è qui, ma il governo ha la colpa di non aver tutelato al meglio gli italiani (molti purtroppo ancora aspettano la cassa integrazione di marzo). Quindi se lo stato non tutela, di conseguenza il cittadino si arrangia come spesso accade da noi, o a Salerno (vedi risultati classe dirigente locale).
    Poi c’è ancora una quinta categoria forse ne fai parte te, che, ho parla per partito preso, oppure non ne ha risentito economicamente durante questi mesi di restrizioni.

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