Dalle elezioni del Parlamento europeo ad oggi le forze pop-sovraniste hanno rianimato il mito dello stato-nazione e cercato lo spazio di manovra nelle danze con la Russia degli idrocarburi e la Cina della Via della seta.
Al Senato il Presidente del Consiglio ha interrotto le danze per richiamarci allo spirito repubblicano delle relazioni euro-atlantiche. Di là Joe Biden, di qua Mario Draghi, a Bruxelles Ursula von der Leyen e Charles Michel. L’euro è irreversibile, la NATO va rafforzata, l’ONU è la cornice di riferimento.
Pare una lezione di Diritto internazionale, è il discorso d’investitura del Governo. Chapeau!
di Cosimo Risi
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