Purtroppo ancora oggi siamo in piena emergenza epidemiologica, diventata poi anche sociale ed economica. Siamo ancora in affanno per difenderci dall’aumento dei contagi e in corsa per vaccinare più persone possibili.
“Questo 8 marzo 2021 – dichiara il Presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese – ci deve far riflettere proprio sul ruolo che le donne hanno avuto fin dall’inizio nella lotta alla pandemia e sul prezzo altissimo che stanno pagando.
Le donne contro il Covid-19 sono in prima linea, anche perché la loro presenza è predominante nel settore sanitario. Il virus sul lavoro ha colpito molto più le donne rispetto agli uomini. Il “Dossier donne” pubblicato dall’Inail, proprio in vista dell’8 marzo, su infortuni e malattie professionali, spiega che alla data del 31 gennaio del 2021, nel totale dei contagi sul lavoro (147.875 denunce), ben 102.942 sono femminili, cioè parliamo di circa il 70% del totale.
In sostanza, per i contagi sul lavoro, 7 su 10 sono donne, e le infermiere sono in testa. Infatti fra i vari operatori sanitari le figura professionale che paga un prezzo più alto è quella delle infermiere, 81,1% dei casi di contagio della categoria. Per quanto riguarda i decessi, la categoria più colpita è sempre quella dei tecnici della salute, con un caso ogni quattro denunce: il 70% sono infermiere.
Ma la pandemia colpisce le donne anche in altri modi. Molte infatti sono impiegate in lavori poco sicuri o precari e che sono scomparsi o mutati a seguito della crisi. E non solo, i lockdown continui hanno comportato un aumento dei casi di violenze domestiche.
È ora per tutti noi di fare i conti con simili disuguaglianze, discriminazioni, violenze. La parità di genere è uno degli obiettivi fondamentali dell’Unione Europea, ma l’Italia su questo arranca posizionandosi fra gli ultimi paesi.
Dobbiamo lavorare per garantire a tutte le donne una parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso e sicuro e alla partecipazione nei processi decisionali politici ed economici. Non solo perché è un diritto umano fondamentale, ma perché la parità di genere influisce sulla prosperità o meno delle società. Sviluppare e diffondere la metà dei talenti disponibili permette maggiore crescita e competitività delle nostre economie.
Oggi poi in piena pandemia, con un Paese in grande sofferenza, il mio pensiero e il mio rispetto profondo va a tutte quelle donne, in particolare a quelle infermiere, che si sono ammalate e hanno perso la propria vita per salvare la vita altrui.
In questo 8 marzo, il mio abbraccio va a loro e a tutte le donne, con la promessa di un sostegno preciso. Come uomo delle istituzioni mi impegno a garantire pari diritti e pari dignità fra donna e uomo, mi impegno a promuovere e tutelare il cambiamento culturale necessario contro ogni forma di discriminazione, di stereotipo, di segregazione. Siano questi obiettivi prioritari per tutti noi, se davvero vogliamo considerarci una società civile.”