Dl Sostegni, partite Iva e professionisti protestano: “Le risorse non bastano”

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Imprese, partite Iva e professionisti protestano contro gli aiuti stanziati dal decreto Sostegni. I ristori previsti, secondo il loro punto di vista, sarebbero insufficienti. Per Carlo Sangalli, il presidente di Confcommercio, ci sono ancora “forti limiti”. Dello stesso parere è anche Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti: “Le attività del turismo sono ferme ormai da un anno, senza sostegni adeguati non potremo più riaprire. Ci aspettavamo molto di più”. Intanto la Cgia, nella nota del weekend, ha spiegato che i soldi, a copertura delle perdite della seconda ondata, arriveranno “con almeno tre mesi e mezzo di ritardo”.

Per i lavoratori più colpiti dalla crisi causata dall’emergenza Covid-19, l’unica nota positiva del decreto Sostegni è stata l’eliminazione dei codici Ateco che lasciava senza nulla intere categorie. Ma resta il fatto che i sostegni sono ritenuti insufficienti da molte associazioni di lavoratori.

“Le partite Iva – ha detto Emiliana Alessandrucci, presidente del Colap, associazione che rappresenta i lavoratori autonomi – sono state escluse ingiustamente dai ristori l’anno scorso e ora ci troviamo nella situazione in cui alcuni soggetti hanno preso doppi e tripli ristori mentre gli autonomi rimangono solo con questo sostegno. Per molte microimprese che non sono rientrate tra i beneficiari degli aiuti pubblici questo contributo, che sarà intorno ai 1.000 euro, risulta assolutamente iniquo”.

Profonda delusione è anche espressa dagli occupati nel settore dei catering che ritengono totalmente insufficiente quanto previsto dal decreto a fronte di aziende rimaste ferme per un anno e con una perdita di fatturato del 90%.

2 Commenti

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  • Solidarietà ai ristoratori salernitani, ma i dubbi sono tanti.
    Ho assistito alla vostra protesta, quando parlate che pagate la Pandemia solo voi dite bugie perchè come sempre vi dimenticate di chi avevate a lavorare con voi e li pagavate con 600 al massimo 700 euro al mese, non messi a posto e facendoli lavorare 12 ore al giorno.
    Dimenticate che avete sempre fatto la bella vita a danno dell’erario evadendo, a danno dei dipendenti sottopagandoli, a danno dei fornitori pagandoli un mesi e un mese no.
    In tempi di pace piangevate miseria e accumulavate tutte le entrate non dichiarandole al fisco o meglio dichiarando solo il 20% nel migliore dei casi.
    Adesso vi lamentate del Decreto sostegni che si basa sul fatturato.
    La risposta è semplice se fatturavate tutto, adesso avreste avuto molti ma molti più soldi.
    Vi è più quando ve la prendete con statali, parastatali dimenticate che sono loro che danno ossigeno alla vostra economia perchè certi di avere uno stipendio.
    Quindi quando predicate, razzolate bene e non male.
    Tradotto volete fare la pipi e volete andare in carrozza.
    E’ tempo che anche voi facciate sacrifici e prendete dal gruzzoletto accumulato.

  • tipico dell’invidia sociale. Ricorda se vado a fondo io… Lo stato non avrà’ i soldi per pagare il tuo stipendio. Medita prima di esternare la tua invidia

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