Salerno ‘perde’ il vagone del treno che trasportava gli ebrei nei campi di sterminio. Sarà esposto a Bacoli

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Si chiama “vagone della Memoria”. È il vagone di uno dei treni che venivano utilizzati dai nazisti, durante la II Guerra Mondiale, per trasportare gli ebrei, come fossero bestie, come fossero merci, nei campi di concentramento, dove hanno trovato la morte milioni di persone.

Il vagone è stato installato in maniera permanente all’interno del Parco Vanvitelliano di Bacoli, nella provincia di Napoli, dove sorge l’omonima Casina, una delle mete turistiche principali della cittadina flegrea.

A renderlo noto è stato il sindaco, Josi Gerardo Della Ragione, che su Facebook ha scritto: “È arrivato a Bacoli il “Vagone della Memoria”. Uno dei carri merci usato per trasportare milioni di ebrei verso i campi di concentramento. Per non dimenticare la tragedia della Shoah. Resterà qui, nella nostra città. Qui dove una comunità ebraica trovò accoglienza, nel 1946, durante la fuga dai luoghi di sterminio. Lungo il viaggio verso Israele. È un’esperienza forte, che ti tocca nel profondo”.

Oggi la comunità ebraica rende omaggio alla nostra città – ha detto ancora il sindaco Della Ragione -. Terra di speranza, di rinascita. Popolo ospitale. Dobbiamo esserne fieri, tutti. Grazie a quanti stanno rendendo possibile tutto questo. Presto, organizzeremo un incontro con chi ha dato il proprio contributo affinché questa giornata fosse possibile. Quando la pandemia sarà finita, organizzeremo visite guidate. Aperte alla comunità. Soprattutto alle scuole. Per non dimenticare. Mai. Vi lascio con queste foto. Cariche di emozioni, angosce, speranze. Presto, lo mostreremo a tutti. Un passo alla volta”.

Sull’argomento ecco il pensiero del giornalista Eduardo Scotti:  Il vagone del treno che trasportava gli ebrei italiani alle camere a gas di Auschwitz Birkenau è andato via da Salerno.
Malandato, ridotto a pezzi, il vagone sarà restaurato e diventerà il punto di riferimento del Museo della Shoah in allestimento nel Parco del Lago del Fusaro a Bacoli.

La splendida oasi che ospita fra l’altro la bellissima casina vanvitelliana.
Così ha voluto e ottenuto il sindaco di Bacoli.

Il vagone ha lasciato il centro di formazione della Regione in via Clark nell’indifferenza generale. La Comunità ebraica lo aveva affidato al Museo dello Sbarco ed era stato visitato fra il 2013 e il 2016 da migliaia di studenti, con performance di Moni Ovadia, del Coro del San Carlo di Napoli, del Conservatorio Martucci, dei Platters, di Rick Wakeman, di Bianca Menna, Andrea Carraro.

Il compianto Peppe Natella provvedeva alla cura del vagone. Con la scomparsa di Peppe, l’oblio. Negli ultimi anni il carro merci è caduto a pezzi. E così è andato via.
Auguri a Bacoli e al neo direttore del Museo della Shoah il giornalista Nico Pirozzi.
Noi rilanciamo la proposta: sono maturi i tempi di un memoriale della storia di Salerno e per la Pace. La sede? Perché no la Stazione Marittima.

 

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