I carabinieri hanno apposto i sigilli all’ambulatorio dentistico
La storia, come riportato da “Il Messaggero” è stata portata alla luce grazie alla segnalazione di un paziente della dottoressa che, venuto a conoscenza del fatto che la donna stesse continuando a visitare i suoi pazienti pur essendo positiva al virus, ha denunciato il tutto ai carabinieri. A quel punto i militari hanno deciso di effettuare un controllo nello studio medico della dottoressa che effettivamente è risultata essere positiva al virus. I controlli dei militari si sono così conclusi con la chiusura della struttura e l’apposizione dei sigilli all’ambulatorio.
La dottoressa rischia l’accusa di epidemia colposa
Ora l’Autorità giudiziaria valuterà se ci sono gli estremi per procedere contro la dottoressa per il reato di epidemia colposa, questo perché la dentista, pur essendo a conoscenza del fatto che psoitiva al virus, ha continuato a visitare i pazienti, esponendoli alla possibilità di contagio. Un’accusa che si aggiunge agli eventuali procedimenti disciplinari da parte dell’ordine e a una multa che può variare dai 500 a 5mila euro. Ora si dovrà comunicare ai pazienti che la donna ha già visitato quanto accaduto così da poter eventualmente far sì che vengano sottoposti a tampone.
Fonte FanPage.it
altra prova, anche se ormai non necessita piu’, della leggenda di un nord virtuoso nella sanità’! nella nostra regione non c’è stato un singolo caso di leggerezza simile.
Era una dentista runnerizzata, forse parente del corridore testicolino.
SICURAMENTE è COME DICE “SEMPLICE 23:01 ……..
PER CIU ” ROMPETELE I DENTI”…..
A CALCI OVVIAMENTE.