Scuola Sicurezza e Salute e Scuola Bene Comune a De Luca:​ non riaprire

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Egr. Sig. Presidente della Regione Campania Dr. Vincenzo De Luca,
Egr. Assessore alla Scuola – Politiche sociali e giovanili Dr.ssa Lucia Fortini ed autorità preposte ai rilievi e al monitoraggio dei casi di contagio da SARS-CoV-2, a seguito del recente DL 44/2021 “Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Covid-19, in materia di vaccinazioni anti Covid, di giustizia e di concorsi pubblici” abbiamo appreso con grande preoccupazione del ritorno alla scuola in presenza, anche in zona Rossa,​ per i servizi dell’infanzia, della scuola primaria e della prima classe della scuola secondaria di primo grado.

Non possiamo fare a meno di rilevare che ci troviamo in una situazione di allarme altissimo mentre il Governo, totalmente indifferente di fronte alle migliaia di morti settimanali che si continuano a registrare, consente agli Italiani di andare e tornare dall’estero, apre le scuole nel Lazio per soli due giorni e ne seguono immediatamente contagi e quarantene, apre le scuole dei più piccoli anche nelle zone Rosse, apre le scuole di ogni ordine e grado nella zona arancione con le scuole secondarie di secondo grado in DDI dal 50% fino al 75% delle presenze.

*Intanto cosa di serio e costruttivo è stato posto in essere per la sicurezza delle scuole e per il sistema dei trasporti alla luce di questa nuova variante assai diffusiva?*
Quando le scuole furono chiuse il 1°Marzo, la variante inglese era rilevata sul 30% dei positivi in Italia, attualmente, secondo l’Indagine condotta dall’ISS e dal Ministero della Salute in collaborazione con i laboratori regionali e la Fondazione Bruno Kessler, pubblicata in data 30 Marzo 2021, la condizione di estremamente elevata diffusione di varianti virali risulta già documentata.

La cosiddetta “variante inglese” del virus SARS-CoV-2 ha un indice di trasmissibilità superiore al 40% ed incrementato la sua presenza, registrando una prevalenza pari al 86,7%, con valori oscillanti tra le singole regioni tra il 63,3% e il 100%.
La variante brasiliana è già presente in Italia, sono stati isolati ben 100 casi, l’Italia è il Paese in Europa in cui la variante brasiliana è maggiormente diffusa ed è risaputo che contro questa variante il vaccino AstraZeneca nulla può, a tutto questo si aggiunge l’incertezza degli andamenti epidemiologici con l’arrivo dell’estate.

*Chi può azzardare ipotesi sull’attenuazione del contagio da varianti inglese, brasiliana e sud africana che lo scorso anno non erano presenti? Quali sono le evidenze scientifiche sulla base delle quali si può affermare che il virus in tarda primavera-estate rallenterà la sua corsa?*

Appare pleonastico rammentare il monito di eminenti virologi tra cui il Prof. Galli che ogni giorno non lesina i suoi saggi interventi raccomandando ai “decisori politici” di non aprire le scuole in presenza in questa delicatissima fase della pandemia, mentre il Governo continua a fare l’opposto.
La domanda nasce spontanea: come mai il CTS nominato dal Governo e portavoce del Governo cambia parere dall’oggi al domani e che credibilità può avere sull’opportuna riapertura delle scuole?

Il CTS continua ad affermare cose diverse in tempi diversi sempre su input del Governo di turno, ieri Conte 2 oggi Draghi che prima chiude le scuole nelle zone rosse e poi dopo neanche un mese le riapre.
L’apertura delle scuole nel segmento più esposto, quello dei bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria fino ai ragazzi della prima classe della scuola secondaria di primo grado è un azzardo.
Poi per gli altri studenti, considerando che non hanno più bisogno di “baby parking” scolastico, la scuola ridiventa insicura.

*Siamo alla commedia all’italiana, alla farsa, alle sceneggiate e questo sarebbe il governo dei competenti?*
Siamo alla schizofrenia pura, siamo in balia di interessi di parte che prevalgono sui rischi del contagio a tutto danno della salute pubblica. Va ricordato che dietro ogni numero dei bollettini, dietro ogni decesso c’è un uomo, una donna, un nonno, una nonna, una madre, un padre, un figlio, una figlia, persone…non numeri!

Seguitando di questo passo sarà sempre più difficile liberarsi da questa orribile pandemia, si continua solo a compromettere la campagna vaccinale che già va avanti con estrema lentezza e si concede al Sars-CoV2 non solo la diffusione ma la piena libertà di trasformarsi invalidando, presto o tardi, l’efficacia dei vaccini ad oggi sviluppati.

Invece, il Presidente del Consiglio Draghi con il suo DL ha scelto una strada ben diversa, quella della promozione della campagna vaccinale ma non il contenimento della pandemia; azioni che piuttosto dovrebbero andare di pari passo, non ottemperando alle quali rischiamo di pagare un conto assai salato, esponendoci ad una quarta ondata proprio quando il Paese è esausto, allo strenuo delle forze non solo dal punto di vista economico ma anche e soprattutto di tenuta sociale.

Alla luce di tutte queste osservazioni per pensare a una riapertura delle scuole in presenza senza contribuire ad una impennata dei contagi,

*CHIEDIAMO*
-​ Di assicurare un testing ed uno screening continuo a livello delle scuole per individuare tutti i positivi asintomatici o paucisintomatici.
– Di assicurare un contact-tracing adeguato ed efficace per spegnere sul nascere tutti i possibili focolai epidemici.
– Di assicurare un distanziamento fisico idoneo e un uso costante e corretto di mascherine ffp2 per garantire che la “variante inglese”, molto più contagiosa e diffusibile, non possa agevolmente “saltare” da un soggetto ad un altro
– Di assicurare una adeguata ventilazione delle aule (le aule sono ambienti indoor molto pericolosi) affinché non si accumuli bio-aerosol contenente particelle virali che possono facilmente trasmettersi a soggetti suscettibili.
– Di assicurare un sistema di trasporto efficiente, adeguato e continuo che garantisca condizioni di sicurezza dei ragazzi e dei lavoratori del mondo della scuola.
– Di evitare assembramenti all’ingresso e fuori della scuola.
– Di avere un Rt significativamente sotto 1 o tassi di incidenza dei contagi molto bassi. Solo con tassi molto bassi si può fare testing e contact-tracing.

*Siamo in questa possibilità e condizione?* A leggere i dati pare di NO.
Per finire, aggiungiamo che allo stato attuale, NON ESISTONO VACCINI PER BAMBINI E RAGAZZI. Quindi il virus può continuare a circolare liberamente tra gli studenti proseguendo benissimo la sua propagazione, cioè contagiando dapprima i bambini e i ragazzi e poi le loro famiglie.

*Quale prezzo, dunque, siamo disposti a pagare in termine di contagi, casi gravi e decessi per mantenere la didattica in presenza?*
È questa la vera domanda. Una riflessione seria e doverosa, senza estremismi e senza pregiudizi crediamo possa aiutare tutti a decidere cosa è meglio fare. Bisogna decidere ora come bisogna proseguire per tutelare la salute collettiva perché questa viene prima di ogni cosa.

Chiediamo pertanto,​ proprio in virtù del DL 44/2021 che all’art.2 c.1, dato che la disposizione consente ai Presidenti delle Regioni nonché ai Sindaci di derogare la ripresa delle attività scolastiche in presenza “in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus Covid o di sue varianti nella popolazione scolastica”, di attivare anticipatamente alla ripresa delle attività scolastiche in presenza, urgenti ed immediate misure di analisi e monitoraggio finalizzate ad accertare la sussistenza o meno nella popolazione scolastica campana delle medesime condizioni di rischio di diffusione delle varianti virali, sottolineando l’obbligo che l’anzidetta analisi debba essere propedeutica e non successiva al rientro in aula.

In assenza di tale attività, la ripresa delle attività scolastiche in presenza è difforme dal D.L. 44/2021 e individua la possibile insorgenza di contenziosi in sede amministrativa, civile e penale.
In attesa di un adeguato riscontro, porgiamo distinti saluti

Cecilia Fontanella per Scuola, Sicurezza e Salute senza colore politico
Libero Tassella per Scuola Bene Comune

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