Draghi: “Voglio riaprire in sicurezza ma non ho una data”

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Il presidente del Consiglio, in conferenza stampa, sulle riaperture spiega: “Voglio vedere nelle prossime settimane di riaprire in sicurezza”. Ma sottolinea di non avere ancora una data precisa. Mentre sulle vaccinazioni garantisce: “Rispetteremo l’obiettivo dei 500mila vaccini al giorno”

Poi, sempre sulla gestione della pandemia, il premier ha spiegato: “È venuto il momento di prendere decisioni” sulle fasce di età per le vaccinazioni. “Questo è al centro delle riaperture. Se riduciamo il rischio di morte nelle classi più esposte al rischio è chiaro che si riapre con più tranquillità”

“Ho visto Salvini e le Regioni, Anci, poi anche Bersani. C’è un equlibrio. Normale chiedere aperture: la migliore forme di sostegno all’economia sono le aperture, ne sono consapevole. Naturalmente condannare la violenza ma capisco la disperazione a l’alienazione di chi protesta. Voglio vedere nelle prossime settimane di riaprire in sicurezza a partire dalle scuole, obiettivo è un mese di presenza”, ha aggiunto Draghi

Penso a un piano di riapertura delle fiere e degli eventi: è il miglior messaggio di fiducia al paese. Stiamo guardando al futuro delle prossime settimane”, ha quindi precisato

“Le riaperture dovranno esserci, non ho una data, ci stiamo pensando in questi giorni, dipende dall’andamento dei contagi e dei vaccini”, ha comunque voluto chiarire il premier

Tornando sulle vaccinazioni, Draghi ha detto: “Chiaro che ci sono regioni più avanzate nelle vaccinazioni, molte diversità abbastanza insospettabili. Questo dovrà influenzare le riaperture: per le Regioni che sono molto avanti con fragili e i più vulnerabili sarà più facile riaprire”

“Sono molto incoraggiato dal clima che c’è: non si possono addossare responsabilità a una parte sola: gli eventi sono stati molto complicati. Vaccinare nelle classi più esposte al rischio è interesse delle regioni per aprire la loro economia in sicurezza”, ha sottolineato ancora il premier

L’obiettivo delle 500mila vaccinazioni al giorno sarà rispettato, ha poi confermato Draghi aggiungendo che “le dosi di aprile sono sufficienti a vaccinare tutta la popolazione che ha più di ottant’anni e gran parte degli over 75″

Il premier ha poi fatto sapere che “dovremo continuare  vaccinarci” anche negli anni a venire “perché ci saranno delle varianti”

“Ci sarà una direttiva di Figliuolo” sulle vaccinazioni delle persone fragili “e poi vedremo come inserire con i ministri il parametro delle vaccinazioni delle categorie a rischio tra i parametri che si usano per autorizzare le riaperture. Pensate quant’è importante soprattutto per la riapertura delle scuole – ha aggiunto il premier -soprattutto per quelle dei più grandi: uno dei criteri per chiudere era che tornavano a casa e contagiavano i vecchi, i nonni”

Sull’efficacia del vaccino AstraZeneca, il presidente del Consiglio ritiene che “nei dati il crollo di fiducia in AstraZeneca si vede meno di quanto uno potesse aspettarsi. Continueremo a dare un messaggio rassicurante, che non viene dato a cuor leggero ma con grande serietà, partecipazione, comprensione. Io mi sono vaccinato con AstraZeneca e mia moglie anche”.

Il 30 aprile è la data di scadenza del periodo previsto nell’ultimo decreto per le misure anti contagio da Covid, “ma lì si dice anche che qualora l’andamento delle vaccinazioni e dei contagi mostrasse la possibilità, si possono riconsiderare le cose anche prima. Il governo sta lavorando su tutto questo. Avere date significa conoscere esattamente i parametri rilevanti a una certa data. In tutto questo c’è la volontà del governo di vedere le prossime settimane come di riaperture non di chiusure

Draghi ha poi spiegato che “è previsto che il ministro Franco presenterà prima il Def dove viene definito lo scostamento, poi il Parlamento lo vota e poi presenteremo il decreto che conterrà sostegni e riaperture. Le dimensioni saranno probabilmente superiori di quello precedente”. Mentre sul ministro della Salute ha aggiunto “a Salvini ho detto che ho voluto io Speranza nel governo è che ne ho molta stima”

Rispondendo alle domande sul tema turismo, il premier ritiene possibile “avere collaborazioni tra Paesi mediterranei: l’Italia ha molto da imparare da Grecia e Spagna. Dobbiamo lavorare subito all’accoglienza dei turisti con il passaporto vaccinale”

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