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Covid: record morti in Brasile nonostante vaccini e lockdown

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Nonostante l’elevato ritmo delle vaccinazioni e le rigide misure di confinamento, tra cui il lockdown, lo Stato di San Paolo, il più colpito dal coronavirus in Brasile, tra il 4 e il 10 aprile ha avuto la settimana con il maggior numero di morti dall’inizio della pandemia, con 5.657 vittime. La cifra è praticamente il triplo di quella della settimana con il maggior numero di morti avvenuta nella prima ondata, a metà luglio, quando ci furono 1.945 decessi per Covid-19.

I dati provengono dalla locale segreteria alla Salute, secondo cui lo Stato più ricco e popoloso del gigante sudamericano continua a registrare il record di decessi (84.380) e contagi (2.667.241) provocati dalla malattia.
In Brasile sono state applicate finora più di 32 milioni di dosi di vaccino, di cui oltre otto milioni solo nello Stato di San Paolo. La maggioranza delle somministrazioni è avvenuta con il vaccino CoronaVac, che in Brasile viene prodotta proprio a San Paolo, dall’Istituto Butantan, in collaborazione con il laboratorio cinese Sinovac.
Il Butantan ha consegnato già oltre 40 milioni di dosi al governo federale per l’utilizzo in tutto il Paese. “Su dieci brasiliani, otto ricevono il vaccino di Butantan. Il vaccino che salva, il vaccino del Brasile “, ha detto oggi il governatore di San Paolo, Joao Doria. Le dichiarazioni di Doria arrivano a pochi giorni di distanza dall’ammissione della “bassa” efficacia dei vaccini anti-Covid cinesi da parte delle autorità di Pechino.
Lo studio clinico finale sul CoronaVac, condotto dall’Istituto Butantan e pubblicato domenica scorsa, ha rivelato che il farmaco ha un’efficacia del 50,7%, leggermente superiore al limite del 50% stabilito come riferimento minimo dall’Oms.
(ANSA).

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