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Campania passa in arancione da lunedì: è ufficiale

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Il Ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà in giornata nuove ordinanze che andranno in vigore a partire dal 19 Aprile.  Passa in area arancione la regione Campania.

Intanto, in regione si registrano 1.994 i nuovi casi (748 asintomatici) di coronavirus nelle ultime 24 ore, a fronte di 19.495 tamponi molecolari esaminati. La curva del contagio cala in modo lieve con un indice di positività (relativo ai soli test molecolari) del 10,22% rispetto al 10,94% precedente

Le regole in zona arancione

In attesa delle riaperture annunciate dal governo a partire dal 26 aprile, con il passaggio in arancione in regione riapriranno tutti i negozi e i ragazzi degli ultimi due anni delle scuole medie potranno tornare a fare lezione in aula.

Anche i ragazzi delle superiori potranno tornare a scuola, ma con il limite del 50%. Confermata la misura per il solo servizio d’asporto e consegna a domicilio per i bar e i ristornati. Gli spostamenti sono consentiti solo all’interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22.

Gli spostamenti fuori dal proprio Comune o dalla propria Regione saranno consentiti solo in casi giustificati, per motivi di lavoro, salute o necessità, per i quali servirà l’autocertificazione. Chi vive in un Comune fino a 5mila abitanti può spostarsi liberamente, tra le 5 e le 22, entro i 30 chilometri dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra regione o provincia autonoma), con il divieto però di recarsi in capoluoghi di provincia.

Confesercenti: “Programmazione per non richiudere mai più”

Il possibile allentamento delle restrizioni è stato accolto con favore da Confesercenti Campania. Secondo il presidente Vincenzo Schiavo, si tratta di “una buona opportunità, purché però si avvii una chiara programmazione in modo da non richiudere mai più, altrimenti il danno sarebbe maggiore. Un’eventuale nuova chiusura – sottolinea – sarebbe un macigno insostenibile per i nostri esercenti, le imprese non avrebbero le forze per pagare un eventuale nuovo scotto legato a questa tragica pandemia”.

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