Cade cabina Funivia in Piemonte, 13 morti. Gravi due bambini. Le parole di Piero De Luca

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Grave incidente sul Mottarone, nella zona di Stresa, in provincia di Verbania, dove si è staccata una cabina della funivia. Sono tredici le vittime della tragedia. È stato estratto dalle lamiere un altro corpo senza vita. Lo riferiscono i soccorritori. Due i feriti: due bambini ricoverati in codice rosso all’ospedale Regina Margherita di Torino “Il bilancio definitivo del tragico incidente è di 13 vittime e due feriti gravi elitrasportati a Torino”, scrive il Soccorso Alpino su Twitter.

I due bambini feriti ricoverati a Torino Sono due bambini di 9 e 5 anni, in codice rosso, i feriti trasportati a bordo di due eliambulanze all’ospedale Regina Margherita di Torino. E’ in sala operatoria per stabilizzare le fratture agli arti il primo bambino giunto in ospedale a Torino dopo essere rimasto ferito nel crollo della funivia.

Il piccolo, che all’arrivo in elicottero al Regina Margherita era cosciente, nell’urto ha riportato diversi traumi.

La procura di Verbania dispone il sequestro della funivia La procura di Verbania ha disposto il sequestro della funivia del Mottarone. Lo rende noto il tenente colonnello Giorgio Santacroce, comandante del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania.

“Le operazioni di recupero delle vittime sono in corso, come le attività tecniche di repertamento propedeutiche alle indagini”, spiega l’ufficiale dell’Arma.

Il cedimento di un cavo la causa del crollo della cabina L’incidente della funivia Stresa-Mottarone sarebbe stato causato dal cedimento di una fune, poco prima della stazione di arrivo, nella parte più alta del tragitto che, partendo dal lago Maggiore arriva a quota 1.491 metri. La cabina è crollata in un tratto boscoso e impervio, dove le operazioni di soccorso non sono state facili.

“E’ un po’ presto per dare delle spiegazioni sulla dinamica: quello che abbiamo constatato è che un cavo di acciaio – dovrebbe essere il cavo portante della cabinovia – si è staccato e a seguito di questo saranno successe azioni concatenanti che hanno portato allo sgancio della cabinovia dal resto dei cavi che sono rimasti integri”, riferisce all’Adnkronos  Giorgio Santacroce, tenente colonnello del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania, intervenuto sull’incidente della funivia sul Mottarone. Sul posto i vigili del fuoco del comando provinciale di Verbania, quelli del distaccamento di Gravellona Toce e di Stresa, in azione anche un elicottero dei vigili del fuoco e due del 118.

“Si indaga sul sistema di sicurezza” Il tenente colonnello Giorgio Santacroce, comandante del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania dice: “Si sta verificando perché il sistema di sicurezza, che in caso di rottura di un cavo dovrebbe comunque impedire alle cabine di precipitare a terra, non sia scattato”. Sul posto anche il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi. La cabina è rotolata a valle per molti metri, peggiorando la situazione delle 15 persone a bordo, capienza limitata per ragioni Covid rispetto ai 40 posti massimi disponibili.

La funivia era stata revisionata e sottoposta a manutenzione straordinaria La funivia aveva riaperto al pubblico ieri, come gli altri impianti in Italia, dopo oltre un anno di chiusura dovuto all’emergenza Covid. L’impianto collega il Piazzale Lido di Stresa alla vetta della montagna che divide il Lago Maggiore da quello di Orta. Un tratto panoramico della durata di 20 minuti diviso in due tronconi.

La funivia era stata completamente revisionata e sottoposta a manutenzione straordinaria tra il 2014 e il 2016. L’impianto venne chiuso nel 2014 e riaperto il 13 agosto 2016.  La Funivia venne inaugurata ed entrò in servizio il 1° agosto 1970. L’impianto bifune venne suddiviso in due tronconi: da Stresa all’Alpino di 2.351 metri e dall’Alpino al Mottarone di 3.020 metri.

Il premier Draghi: “Esprimo il cordoglio di tutto il Governo alle famiglie delle vittime”  “Ho appreso con profondo dolore la notizia del tragico incidente della funivia Stresa – Mottarone. Esprimo il cordoglio di tutto il Governo alle famiglie delle vittime, con un pensiero particolare rivolto ai bimbi rimasti gravemente feriti e ai loro familiari”. Lo afferma il presidente del consiglio Mario Draghi che segue ogni aggiornamento incostante contatto con il ministro Enrico Giovannini, con la Protezione Civile e con le autorità locali.

Il presidente della Repubblica Mattarella: “Profondo dolore” “Il tragico incidente alla funivia Stresa-Mottarone suscita profondo dolore per le vittime e grande apprensione per quanti stanno lottando in queste ore per la vita. Esprimo alle famiglie colpite e alle comunità in lutto la partecipazione di tutta l’Italia. A questi sentimenti si affianca il richiamo al rigoroso rispetto di ogni norma di sicurezza per tutte le condizioni che riguardano i trasporti delle persone”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una nota.

Il ministro Giovannini segue da vicino quanto avvenuto a Stresa Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, segue da vicino quanto avvenuto a Stresa. Lo fa sapere il dicastero, precisando che appena appresa la notizia del tragico incidente, il ministro ha contattato immediatamente le autorità locali, il Prefetto e i Vigili del Fuoco.

Incidente Stresa- Piero De Luca(PD): “Tragedia sconvolgente”.

“L’incidente della funivia Stresa Mottarone è una tragedia sconvolgente che colpisce e addolora profondamente. Esprimiamo vivo cordoglio alle famiglie delle vittime e forte vicinanza ai feriti che stanno lottando per la vita. Un grande ringraziamento ai soccorritori impegnati in queste ore. Auspichiamo che si faccia, quanto prima, piena luce sulle cause di un disastro assurdo e inaccettabile”.
Lo scrive sui social l’on Piero De Luca

4 Commenti

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  • R.I.P. Le persone perite in questa tragedia……una preghiera x loro e x i bimbi che si salvino, unici superstiti……ma x favore, la finisca ,questo onorevolucolo del niente, a dire sempre la sua x meri scopi pubblicitari della propria persona…..grazie…

  • E ti pareva che l’ONOREVOLE non diceva la sua……
    Rispetto per le vittime, ma bisognerebbe dare la sedia elettrica a chi ha fatto la manutenzione e soprattutto ai politicanti che per “pappare” affidano appalti a incompetenti

  • E ti pareva che l’ONOREVOLE non diceva la sua……
    Rispetto per le vittime, ma bisognerebbe dare la sedia elettrica a chi ha fatto la manutenzione e soprattutto ai politicanti che per “pappare” affidano appalti a incompetenti

  • apprendiamo che un giudice (forse inetto e superficiale) ha scarcerato due indagati e posto agli arresti domiciliari il tecnico delle funivie. E’ vergognoso, scandaloso ed immorale prendere questa decisione.
    Tutti e tre sapevano delle omissioni, del pericolo e delle mancate manutenzioni; far morire persone per soldi è indegno, ma il signor giudice che li ha scarcerati non è dello stesso parere; come si può colpire un dipendente e non il titolare che ha organizzato il tutto?
    ancora una volta questa giustizia malata ed amministrata da molti esaltati non funziona; per fortuna che fra loro vi siano ancora persone sagge ed imparziali per difendere la giustizia nel nostro paese.

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