Forte delle eccellenze che si trovano sui propri territori, l’Unione dei Comuni Paestum – Alto Cilento vuole affermare un concetto di cultura che sia capace di promuovere e valorizzare in chiave sistemica il patrimonio materiale e immateriale del territorio. Un patrimonio che va dalle eccellenze enogastronomiche ai saperi dell’artigianato, dalla unicità del patrimonio archeologico al fascino di luoghi di inestimabile pregio ambientale e paesaggistico.
L’obiettivo è promuovere una strategia integrata in cui la cultura abbia un ruolo fondamentale nelle scelte di rilancio dei territori dell’Unione e pertanto vada promossa e diffusa in tutte le sue forme. Da qui la scelta di proporre la propria candidatura a Capitale italiana per la Cultura per il 2024, dopo Procida 2022 e Bergamo e Brescia per il 2023.
«Abbiamo deciso di candidare l’Unione dei Comuni Paestum – Alto Cilento a Capitale italiana per la Cultura per l’anno 2024 perché rappresenta una delle realtà più straordinarie del Mezzogiorno e dell’intera Penisola – dichiara Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e presidente dell’Unione dei Comuni – Gli 11 Comuni che la compongono formano, insieme, uno scrigno di bellezze.
Sita nel Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è un comprensorio di eccezionale valenza. Da solo probabilmente nessuno dei Comuni aderenti avrebbe potuto ambire al riconoscimento. Insieme, ognuno con il suo patrimonio può contribuire affinché l’Unione dei Comuni Paestum – Alto Cilento possa avere la capacità di vincere questa sfida».