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Situazione in Afghanistan: Sindaca di Battipaglia, “Ora è emergenza umanitaria”

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“E durata 20 anni una incomprensibile occupazione dei paesi occidentali dell’Afghanistan! Una operazione, si legge, che ha comportato 241.000 morti, 2 mila miliardi di dollari di spesa! Una operazione che all’Italia è costata 58 caduti ed 8,5 miliardi di euro! Bisognava fermare il fanatismo religioso dei talebani! Dopo 20 anni esatti, le truppe americane e alleate vanno via: il paese ritorna, nel giro di qualche giorno totalmente nelle mani dei talebani!”. Inizia così una nota a firma della Sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese che ha voluto esprimere il proprio pensiero circa quello che sta accadendo in medio oriente.
“L’esercito afghano che doveva essere addestrato si è sciolto come neve al sole dinanzi agli attacchi degli studenti coranici. Il Presidente afghano ha pensato bene di fuggire lasciando il Paese senza guida e nel caos totale. Un presidente fantoccio? La domanda sorge spontanea: a che cosa sono serviti questi 20 anni di presenza militare? E quei 241.000 morti? E quei 2mila miliardi di dollari spesi?”
Ora c’è un’aggravante che rende drammatica la situazione: la emergenza umanitaria! Le scene dell’aeroporto di Kabul invaso da gente disperata che cerca di fuggire, addirittura aggrappandosi ai carrelli degli aerei in partenza per poi precipitare, le abbiamo viste tutti. Ora gli USA, l’Europa tutta hanno il “dovere morale” di fare i conti con questa massa enorme di profughi che fuggono dal radicalismo islamico cui quel paese alla fine è stato consegnato. Perchè quei profughi sono il frutto di scelte politiche fatte dalle grandi potenze economiche!”
“Io credo che questa drammatica vicenda dovrebbe fare comprendere a tutti in Italia,  a partire dai partiti e da chi ci governa, quanto fossero stati straordinariamente lungimiranti i nostri padri costituenti quando scrissero quell’articolo 11 della nostra Costituzione : “l’Italia RIPUDIA la guerra…..come mezzo per risolvere le controversie internazionali”! Non ma non mettetela più quella Carta Costituzionale (ogni volta che lo fate, fate danni!), che rimane davvero il pilastro portante della nostra democrazia! Piuttosto poniamoci l’obiettivo straordinario di applicarla pienamente!”
Forse dovremmo capire tutti, quando fosse grande il messaggio di Gino Strada, che ci ha appena lasciato, quando diceva: “io non sono un pacifista. Io sono contro la guerra”.
Il disastro afghano rappresenta una emergenza umanitaria drammatica, ma anche una lezione straordinaria per chi governa le grandi potenze mondiali”.
Cecilia Francese
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