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Salernitana: ‘l’impresentabile’ di Zazzaroni (di Antonio Sanges)

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Per il giornalista Ivan Zazzaroni (direttore del Corriere dello Sport), Empoli, Venezia e Salernitana, allo stato, risulterebbero “agonisticamente impresentabili”, per affrontare il campionato di Serie A (stagione 2021/22).

Dal punto di vista aziendale (pur rispettando le affermazioni di Zazzaroni), bisogna evidenziare che le stesse, mettono in “fuori gioco” i principi fondamentali dell’azienda calcio in tema di “indice di liquidità e sostenibilità economico finanziaria” dei club di riferimento.

A tale proposito bisogna osservare che, anche i tre club neo promossi, al fine di attivare le strategie di calcio mercato, hanno dovuto soddisfare le previsioni normative delle Noif (Norme organizzative interne Figc)

In tale ottica, l’indice di liquidità (valore che determina il rapporto tra Attività Correnti (AC) e Passività Correnti (PC), misura per ogni società di calcio,  la “capacità finanziaria” di un club di rispettare i propri impegni nel “breve termine”,  è elemento fondamentale per l’iscrizione al campionato 2020/2021 , ma tale “rapporto”, “condiziona anche il calciomercato” (per la stagione in corso è stato fissato causa Covid19, nella misura del 0,8% (stagione precedente  0,7) e le conseguenti “strategie aziendali” di trasferimento dei calciatori.

Le tre “neo promosse” Empoli, Venezia e Salernitana, alla data del prossimo 30 giugno 2022 (termine del campionato di serie A 2021/2022), “ricavi da stadio” permettendo,  rileveranno i seguenti valori di bilancio più significativi quali: ricavi da stadio (+1,9 mln euro), ricavi diritti tv (+21,7 mln ), valore della produzione (+23,2 mln), costo del lavoro (+9,5 mln), costo della produzione (+17,6 mln), utile esercizio (+2,5 mln). (Fonte Calcio Report 2020)

In tema di “sostenibilità economico finanziaria” dei club di calcio, causa effetto Covid19, nella stagione 2019/2020, il calo di fatturato in Serie A si è quantificato con segno negativo pari a meno 269 mln di euro, con costi fissi di gestione quantificati in 106 mln di euro (+3% rispetto alla stagione precedente).(Fonte Corriere dello Sport)

Dal punto di vista “aziendale”, la nuova serie A, riparte dalla fase post Covid19, che nelle stagioni calcistiche  (2019/20 e 2020 /21), ha determinato per i club di riferimento “perdite di esercizio” per un valore totale di 1.037 mln di euro. (Fonte Gazzetta dello Sport)

Tale valore di “perdita di esercizio” risulta essere diviso come segue : ricavi da stadio (-302 mln euro), ricavi da sponsor (-228), altri ricavi ( -54 mln), Contributi in conto esercizio (-12 mln), Ammortamenti e svalutazioni (-200 MLN), risparmio su costi di produzione (+ 93 mln), plusvalenze (-334 mln).

L’effetto pandemico Covid19, sta modificando anche la normativa sul “fair play finanziario dei club di calcio”. Riguardo a tale problema, l’Uefa sta studiando una modifica delle norme sul “fair play” (pareggio di bilancio), raccordando le stesse  al nuovo principio di “spesa necessaria senza sprechi”.

In riferimento alla diminuzione dei “ricavi da stadio”, e “ricavi da sponsorizzazione”, derivanti da Covid19, quale modelli di “business strategy”, dovranno attivare le società di calcio, per rendere il proprio bilancio aziendale “sostenibile”?

In tale ottica, la regola del fair play “spendere in base agli incassi”, dovrà essere messa in “fuori gioco”, ed al fine di determinare la “sostenibilità” dell’azienda calcio, a breve dovrà essere attivato il principio aziendale del “salary cup”.

In attesa del nuovo “fair play finanziario”, anche Chievo “docet”, per l’azienda calcio : ”bilanci di rigore”.

Antonio Sanges – Dottore Commercialista

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