Obbligo Green pass per la P.A.: ecco cosa prevedono le ipotesi sul tavolo del governo

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Estendere l’obbligo di Green pass anche agli utenti che accedono ai servizi pubblici, come per esempio l’anagrafe. È questa una delle ipotesi sul tavolo del governo, in vista dell’allargamento del certificato verde, atteso già questa settimana

L’obbligo dovrebbe riguardare tutti i dipendenti pubblici e, tra i privati, essere esteso agli esercenti di quelle attività che richiedono il Pass per l’accesso, dai ristoranti alle palestre

Lo stesso sistema che dovrebbe quindi portare a chiedere a camerieri e baristi il certificato (che anche i loro clienti devono esibire), potrebbe condurre all’introduzione dell’obbligo per gli utenti che accedono agli uffici pubblici

La misura, va precisato, è ancora allo studio, con il governo che sta lavorando per mettere a punto la cornice di regole sul Green pass che riguarderà anche la definizione di azienda pubblica o privata, e come considerare, ai fini delle scelte sul pass, le imprese giuridicamente private ma che lavorano per il pubblico

Il premier Mario Draghi intanto ha dato mandato agli uffici guidati dal sottosegretario Roberto Garofoli di studiare ogni aspetto della materia, raccogliendo anche le osservazioni di sindacati e imprese

Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, si è già detto favorevole e vorrebbe subito un provvedimento per allargare l’obbligo di certificazione a tutti i lavoratori

La valutazione finale si farà al tavolo politico, con la convocazione – che potrebbe arrivare tra mercoledì e giovedì – di una cabina di regia del governo

Al tavolo la Lega potrebbe presentare le sue richieste in materia di Green pass, come l’estensione a 72 ore della validità dei tamponi e l’istituzione di un fondo per indennizzare chi abbia subito danni dal vaccino. C’è anche tra i leghisti chi propone per la Pa il Pass solo per chi sta allo sportello. Ma i governatori leghisti spostano l’asse del partito verso una linea convintamente pro-Green pass

Chi si schiera apertamente sulla linea pro-vaccini è il segretario del Pd Enrico Letta, pronto a sostenere anche una eventuale decisione del governo di introdurre l’obbligo vaccinale. Su questa linea il ministro della Salute Roberto Speranza e il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, che ha annunciato il via alla terza dose di vaccino nella sua Regione

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