
Da segnalare anche un’altra difficoltà lamentata dalle imprese: “Il tasso di posti vacanti, pari all’1,8%, mostra una crescita sostenuta – dice l’Istat – raggiungendo un livello mai registrato dal 2016 (anno di inizio della serie); in termini tendenziali, si osserva una ripresa eccezionalmente marcata del tasso”. Resta il gap con il pre-pandemia: nel suo approfondimento, l’Istat annota che “l’occupazione rimane ancora inferiore ai livelli precedenti all’emergenza Covid, con 678 mila occupati in meno rispetto al secondo trimestre 2019”. Le donne sono ancora 370 mila in meno, con un -3,7% rispetto al -2,3% degli uomini. Anche per i giovani vale lo stesso discorso: forte recupero nel secondo trimestre, ma ancora 199 mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Idem per gli stranieri. A livello settoriale, agricoltura e industria “hanno recuperato le perdite occupazionali subite nel 2020, che sono state decisamente più modeste di quelle del settore dei servizi; nonostante quest’ultimo, nel secondo trimestre 2021, abbia mostrato una dinamica decisamente positiva, gli occupati sono ancora 768 mila in meno (-4,6%) di quelli del secondo trimestre 2019. Le professioni intellettuali e tecniche sono le uniche a non mostrare segnali di ripresa nel secondo trimestre 2021, che invece risulta più intensa per imprenditori e dirigenti e per le professioni non qualificate”.
perche’ qualcuno ha mai offerto contratti in regola a salerno? Ah si quelli che ti danno la busta paga di mille euro e poi vogliono che gli dai 600 euro indietro dopo che li hai incassati