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Mattarella firma decreto legge su obbligo green pass lavoro

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato ed emanato il decreto legge che impone l’obbligo di green pass per il lavoro pubblico e privato, che ora verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale.

Chi deve avere il green pass sul luogo di lavoro

L’obbligo vale per:

– tutti i lavoratori del settore pubblico.

Secondo il decreto, sono inclusi “i titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali” – quindi anche i parlamentari e i ministri, per esempio.

In generale, l’obbligo è esteso a coloro che per lavoro, a qualsiasi titolo, entrano dentro un edificio della pubblica amministrazione.

– tutti i lavoratori del settore privato (dipendenti o autonomi). Insomma, proprio tutti, inclusi consulenti, colf, badanti, elettricisti. Se una partita Iva va in un’azienda a prestare una consulenza, deve avere il pass. Se viene l’idraulico a lavorare a casa vostra, deve avere il pass.

Un’eccezione: i tribunali. Tutto il personale amministrativo e i magistrati, per entrare nei tribunali, devono avere il pass, ovviamente, ma l’obbligo non c’è per chi viene in tribunale come testimone, avvocato, consulente o perito, e non fa parte dell’amministrazione.

Chi controlla i pass

Il datore di lavoro (la pubblica amministrazione  o l’azienda) deve verificare che le persone che accedono al luogo di lavoro abbiano il pass.

Entro il 15 ottobre il datore di lavoro deve avere definito le modalità delle verifiche.

I controlli possono essere effettuati all’ingresso (“preferibilmente”, dice il decreto).

In più, i controlli possono essere fatti a campione.

I datori di lavoro decidono chi sono le persone incaricate delle verifiche e della contestazione di violazioni.

Da quando è in vigore l’obbligo

L’obbligo è in vigore dal 15 ottobre fino al 31 dicembre 2021, giorno in cui, in Italia – salvo imprevisti -terminerà lo stato d’emergenza per la pandemia.

Cosa succede ai lavoratori senza green pass

Il lavoratore privo di green pass al momento dell’accesso al luogo di lavoro, è considerato “assente ingiustificato”.

Da quel momento, non gli è più dovuta la retribuzione.

Dopo cinque giorni di assenza, il rapporto di lavoro viene sospeso. Ma il lavoratore mantiene il diritto alla conservazione del posto.

Nelle aziende con meno di 15 dipendenti, il datore di lavoro può sostituire temporaneamente il lavoratore privo del pass.

Le multe

Da 600 a 1500 euro per il lavoratore.

Da 400 a 1000 per il datore di lavoro che non ha fatto per bene i controlli.

I tamponi calmierati

Come si sa, anche chi non è vaccinato ma ha fatto un tampone nelle precedenti 48 ore può avere il suo pass. Il decreto prevede l’obbligo per le farmacie di fare i tamponi antigenici applicando prezzi calmierati:

– 8 euro per i minorenni;

– 15 euro per i maggiorenni.

Per coloro che, per motivi di salute sono stati esentati dalla vaccinazione, i tamponi sono gratis.

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