Piazza della Libertà, la lettera: “Dibattito allucinante, va protetta dagli incivili”

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Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, la lettera che ci ha inviato un nostro lettore – Carlo Correra – di Salerno in merito alle polemiche che si sono scatenate dopo l’inaugurazione di Piazza della Libertà.

“Egregio Direttore,

scrivo anche a nome di tanti altri concittadini salernitani, tutti indignati per il dibattito allucinante che si sta sviluppando sulla neonata Piazza della Libertà di Salerno.

Gente che per decenni non ha avuto nulla da obiettare per la condizione di vistoso degrado materiale e morale di quel centrale punto di vita cittadina, in evidenza sulla costa ed al confine tra la città e l’ inizio di una delle più belle costiere della nostra penisola, quella stessa gente oggi va a visitare con la “ puzza sotto al naso” la nuova piazza dove finalmente ci si può perdere per la sua splendida spaziosità fisica e paesaggistica. Finalmente uno spazio libero e liberato dai palazzoni e dal traffico che invece asfissia gran parte della rimanente città. Uno spazio che già ci invidiano e sempre più ci invidieranno i visitatori, provenienti anche da fuori Campania, dei prossimi mesi attrattati dalle “Luci d’artista”.

E piazza della Libertà, sul piano culturale ed artistico, vale a mio giudizio, molto, ma molto di più delle pur apprezzabili “Luci”.

Uno spazio che perciò va difeso dal vandalismo degli incivili sporcaccioni che imbrattano con i loro rifiuti il resto della città e pure dagli pseudo sportivi che da qualche anno imperversano con le due ruote, bici o monopattini che siano, persino sui marciapiedi ponendo a repentaglio, con strafottenza e con la inspiegabile tolleranza delle forze di polizia, l’incolumità dei pedoni di qualsiasi età, anziani e bambini in primo luogo.

Da tutto questo ed altro il Sindaco di Salerno, chiunque esso sia, tenga protetta piazza della Libertà e ciò per il rispetto dovuto a quella parte della cittadinanza che aspira a vivere in una Salerno moderna e civile, rispettosa dei diritti e dei valori umani di tutti, contestatori inclusi”.

Carlo Correra da Salerno

28 Commenti

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  • Dopo quella del dr. Bianchini sul Quotidiano di Salerno, leggo un altro pregevole intervento a giusta e disinteressata difesa di un qualcosa che finalmente ha fatto sparire quell’indecenza che per tanti anni ha deturpato una zona importante della città.
    Veniva difesa a spada tratta è ancora c’è chi erroneamente la ricorda come una un paradiso di bellezze e di attività industriali, omettendone di dire invece cosa era diventata.

    Ma il risanamento non deve arrestarsi qui.
    Ci sono molti ruderi inutili e da abbattere, assi viari da razionalizzare, zone periferiche da rendere più vivibili, ecc.
    E non bastano promesse di tipo elettoralistici, ma fatti concreti.

  • Egregio Direttore,
    mi permetto di fare alcune considerazioni su quanto scritto da Sig. Carlo premettendo sin da subito che tutte le Piazze nell’accezione Greca (Agorà), sono per antonomasia il luogo nel quale il popolo, i cittadini sostanziano la democrazia. Quindi personalmente sono felicissimo che un’area che prima era la rappresentazione del degrado, sia diventata con la la sua strepitosa vista sul mare e la sottostante passeggiata, oltre che un luogo di aggregazione, anche un’attrattiva turistica.
    Ciò premesso, mi permetto di eccepire su alcuni punti trattati dal Sig. Carlo
    1. secondo quali fonti “la gente per decenni non ha avuto nulla da obbiettare ……….”; ci sono sondaggi, inchieste giornalistiche del tempo? ci sono movimenti di opinione che volevano che l’area rimanesse in uno stato di decadenza?
    2. “Finalmente uno spazio libero e liberato dai palazzoni”. Forse il Sig. Carlo non si è accorto che volgendo le spalle al mare il palazzone sta solo a poche centinaia di metri. Palazzone che altera definitivamente l’antico profilo dell’area portuale della città.
    3. Capitolo Traffico. La piazza aumenterà a dismisura i flussi di traffico visto che Salerno ha sostanzialmente due strade, il lungomare verso sud est e la nazionale verso nord ovest. E i parcheggi previsti nel sottopiazza non decongestioneranno il traffico. Il futuro per una città come Salerno si chiama “mobilità intermodale”.
    4. Vandalismo e inciviltà. tutti i luoghi pubblici vanno difesi e protetti in primis dai cittadini con i loro comportamenti, e poi dalla POLIZIA MUNICIPALE, altro che forze di polizia o società di vigilanza. Invito la stampa a porre domande semplici e precise sull’organico della POLIZIA MUNICIPALE (pagata da noi cittadini); il numero totale, gli applicati in strada, gli amministrativi. E’ sin troppo facile lamentarsi che il Comando è sotto organico.
    Per concludere, anch’io aspiro a vivere in una “città moderna e civile, rispettosa dei diritti ………” ma altre ai ciclisti e ai monopattini che imperversano impuniti, vi sono anche scooter, moto, auto parcheggiate sui marciapiedi; auto in doppia e tripla file davanti a noti bar e supermercati, automobilisti alla guida che compulsivamente usano il telefonino; ed ancora una cementificazione selvaggia (I PALAZZONI), lo stato di abbandono dei parchi cittadini (pochi); la lista sarebbe lunghissima.

    Egregio Sig. Carlo la saluto e le auguro un ………… buon voto.

  • “… uno spazio liberato dai palazzoni e dal traffico”!!! Ma lo ha visto il Crescent? Ritiene che non sia un “palazzone”? Ma lo ha visto dal mare? Lei ha ragione che prima c’era il degrado, che la piazza è una bella attrattiva per Salerno, ma il “cemento” poteva essere meno invasivo, meno impattante sulla splendida cornice del golfo di Salerno. Nella piazza, sig. Correra, andava fatto qualcosa di più gradevole con meno “cemento”. Lei ha perfettamente ragione su tutte le altre osservazioni esposte e, mi creda, camminare sui marciapiedi di Salerno è diventato più pericoloso che andare per strada. Sui marciapiedi, spesso alquanto dissestati, scorrazzano monopattini elettrici, biciclette, skateboard e… tante cacchine di cani. Ma, oggi, si parla solo di Piazza della Libertà, Crescent e Luci d’Artista, tutto il resto…è noia.

  • Un altro dei simboli ridicoli inutili ed ingegneristicamente parlando costruito con la ostruzione e copertura di un fiume che passa esattamente lì sotto, del prepotente e delinquente ladro de Luca.. Salernitani siete sempre più ignoranti e paesanotti

  • Mi permetto di far osservare al sig. Correra (il contenuto del cui articolo condivido) che la citata opera non è Salerno; la città è composta da tanti altri spazi che vanno adeguatamente tutelati dall’inciviltà e dall’incuria, altrimenti si corre il rischio di coprire con luci sfavillanti le ombre del degrado in cui versa la città.

  • EGREGIO SIGNORE LA SUA LETTERA E’ COMPLETAMENTE PRIVA DI “COSCIENZA” E MEMORIA STORIA.
    CERCA DI FARE PASSARE PIAZZA DELLA LIBERTA’ (SAREBBE PIU’ GIUSTO DEFINIRLO CONDOMINIO) PER UN OPERA D’ARTE (?) …UNA COLATA DI CEMENTO E UN PALAZZONE COSTRUITO, TRA ABUSI EDILIZI ED AMBIENTALI DI VARIO GENERE (E’ SPARITO IL FUSANDOLA ..NON SI TROVA PIU’!), LA PIU’ GRANDE SPECULAZIONE EDILIZIA DEL DOPOGUERRA COMPERTA SOLO DA UNA MAGISTATURA COMPIACENTE, E SOPRATUTTO FINANZIATA CON I NS SOLDI. I SALERNITANI AVEVANO GIA’ LA LORO “STORICA” PIAZZA DELLA CONCORDIA, UN TEMPO ADIBITA ALLA FIERA DEL CROCIFICCO, ED OGGI PURTROPPO A PARCHEGGIO. LE PASSEGGIATE I VERI SALERNITANI LE FACEVANO E LE FANNO SUL LUNGOMARE, ORA COMPLETAMENTE ABBANDONATO A SE STESSO! PER NON PARLARE DELLE LUCINE D’ARTISTA, SCOPIAZZATE DA TORINO E CHE HANNO PORTATO SOLO DISAGI AI SALERNITANI RENDENDOLI SCHIAVI NELLA LORO CITTA’! PER NON PARLARE DEL TURISMO MORDI E FUGGI DA LEI TANTO DECANTATO! PURTROPPO SALERNO E’ PIENA DI PROBLEMI … RIFIUTI, TRAFFICO,TRASPORTI, SERVIZI INESTISTENTI…PARLATE DI CITTA’ EUROPEA …MA NON VI RENDETE CONTO CHE SALERNO, E LO DICO COL CUORE SANGUINANTE, STA MORENDO. NON E’ UNA CITTA’ INDUSTRIALE (LA NS ZONA INDUSTRIALE SEMBRA IL CIMITERO DEGLI ELEFANTI), NON E’ UNA CITTA’ COMMERCIALE (BASTA VEDERE LE SARACINESCE ABBASSATE), NON E’ UNA CITTA’ TURISTICA (ABBIAMO UN MARE INQUINATO DOVE SI TUFFANO SOLO I TOPI) NON E’ UNA CITTA’ UNIVERSITARIA (POTEVA E DOVEVA SERVERIRE A RECUPERARE IL CENTRO STORICO, L’EX SEMINARIO….INVECE IL CAMPUS NON CI APPARTIENE). QUNDI PER PIACERE BASTA CON QUESTA POLITICA DELL’APPARENZA ED APRA GLI OCCHI SUI VERI PROBLEMI DELLA NS AMATA CITTA’ EVITANDO DI PERDERE TEMPO A DIFENDERE L’INDIFENDIBILE! SALUTI E BUONA VITA

  • Anche io vorrei vivere in un città dignitosa rispettosa delle tasse di tutti dei beni di tutti ecc.
    ma mi mancano 10.000 al mq per comprarmi un appartamento al Crescent, ed allora devo vivere nell’indecenza, nella salerno degradata ed abbandonata, quella maggioranza della città dei paganti tasse multe balzelli ma non notabili ne stranieri del Crescent e non aventi diritto ai minimi decenti servizi.

    E’ decenza aver visto il bene comune che erano i cantieri spiaggia demanio parcheggio istituto nautico parco pubblici, che a spese dei soldi comuni delle attività ed imprese ed albergo di tanti, delle centinaia di lavoratori storici compreso indotto, con espropri e risarcimento con soldi comuni nostri, chesono stati rasi al suolo, e con fiume torrente bene comune nostro deviato ed interrato, e con spiaggia occupata e ripasciuta con soldi comuni nostri, e tutti i restanti beni comuni che sono stati privatizzati regalandoli ad un singolo privato perchè vi ci si arricchisse, poi non contenti di ciò, per rivalutargli il suo ormai bene privato gli abbiamo dato i nostri soldi comuni (32.000.000) per fargli costruire la piazza a vantaggio del suo privato, ormai, condominio, e gli paghiamo anche l’illuminazione pulizia vigilanza manutenzione aggiustamenti con le nostre tasse comuni.

    Per cui se di munnezza vogliamo parlare e di città non dignitosa non rispettosa, oltre le sue offese ai cittadini paganti tasse relegati a cittadini di serie zeta perche non abitanti al Crescent, vi è solo la gestione dei beni pubblici e tasse da parte di codesta amministrazione che hanno tolto dignità e rispetto alla città ed ai cittadini tutti.

    Non vi era nessun obbligo al regalo di una speculazione privata ad un prendittore per fare una piazza e struttura ancora migliore ed uno spazio aperto e vivibile ncor di piu, ed amabile da tutti e condiviso perche non al servizio ed a vantaggio prevalente di un condominio privato, pagato con nostri beni e nostre tasse.

  • È certo giustamente bisogna preservare la piazza al condominio privato …se ne vedranno delle belle ..

  • il sig. Correra, influenzato (probabilmente, suo malgrado) dalle raffiche di soliloqui narcotizzanti del venerdì e oltre, esprime, come molti, senza saperlo, il peggior corto circuito intellettuale. Della zona in questione, non si discute di ciò che c’era, ma di ciò che è stato fatto! Tutte le attività che occupavano quella zona, andavano ristrutturate, rimodellate ed abbellite, parlo dell’albergo, della scuola nautica, del parco giochi per i bambini, dei piccoli cantieri nautici, tutti posti di lavoro fissi più l’indotto che creavano. Tutte attività sociali utili alla città. Ora c’è una piazza sproporzionata al contesto della città storica, un palazzone bruttissimo nella forma ( si usava nelle periferie francesi anni 70′) e nelle rifiniture in cemento preconfezionato, palazzo privato su terreno demaniale…infine “abbiamo deviato il corso del Fusandola, dimenticando l’ottobre 1954…Ma di che parliamo?

  • Quando apriranno i vari locali e localini sotto il Crescent, e la movida si trasferirà nella piazza, perchè avverrà, ne sia certo Sig. Correra, voglio vedere i residenti se si godranno la pace di questi giorni.

    La piazza la notte si trasformerà in una corte dei miracoli, come il centro storico ed il resto della città dove insistono locali e localini, ed allora vedremo quale sarà la reazione dei condomini da una parte e la risposta dell’Amministrazione Comunale dall’altra.

    Scommettiamo che la risposta degli Amministratori sarà:
    Chi ha avut’ avut’ avut’,
    Chi ha rat’ a rat’ a rat’
    Scurdammoce o passat’
    Simm’ e Napule paesà!!

    Tanto per ricordare che, “chi fraveca e sfraveca nun perde mai tiempo”.
    Cordialità

  • si è fatto il crescent, il palazzo, la piazza, il parcheggio… e non va bene…
    non si fosse fatto il crescent, il palazzo, la piazza, il parcheggio… e neanche andava bene…

    Salernitano medio? non è mai contento di niente…

  • Ecco il risultato di 30 di potere dl la creazione di ghetti in una città divisa in aree di appartenenze come dire serie A serie B serie Ce 4 serie praticamente state parlando del Nulla intanto qualche autorevole lascia il quartiere del centro storico per trasferirsi in un area di serie A baaa la volete smettere di parlare di questa piazzetta di un piccolo paese del sud di Italia, dovete viaggiare per conoscere un l’Italia oppure andate in Svizzera come Qualcuno vi consiglia ogni momento………. Ww le chiancarelle le righiole le falegnameria e chi non zomb e pisciaiulo..

  • per expat prova ad immaginare piazza della libertà senza quel palazzone, con soli parcheggi sotterranei così andava bene… Voglio vedere se in una città europea avrebbero permesso questo scempio i politici italiani, e buona parte di chi li sostiene, di urbanistica non ne capiscono niente, andate a fare un giro all’estero, dopo il COVID e poi ne parliamo

  • Più leggo commenti dei soliti noti e più mi convinco che De Luca fa bene a pigliare a pesci in faccia i soliti noti.

  • Nella vita e nella politica ci vorrebbe coerenza ed onestà intellettuale ma questa amministrazione, ed il suo Tutor, Papino, il Grande Bluff dimostrano giornaliermente di non possedere queste virtù.
    Nulla da dire sulla riqualificazione dell’intera area, qualcosa da dire sulle manie di grandezza di Papino, il Grande Bluff e molto da dire sul fatto che si è creato un condominio privato su un’area strategica di proprietà dei Salernitani.
    Non serviva una piazza così grande per eventi che, ottimisticamente, possano accogliere 100.000 visitatori (solo se ci facesse visita il Papa ci sarebbe tutta questa affluenza).
    Non era necessario creare il condominio privato ma, eventualmente creare un fabbricato, ridotto nelle dimensioni, che potesse ospitare un centro di servizi per il cittadino o comunque un qualcosa di proprietà pubblica.
    La città è governata da amministrazioni che l’hanno ridotta al dissesto finanziario ed al degrado più assoluto.
    Non si possono spendere tanti soldi quando non ci sono le possibilità finanziarie.
    Un buon padre di famiglia non avrebbe agito come hanno agito i nostri amministratori.
    Ed ora non si può enfatizzare la bellezza della piazza e del condominio sapendo che la città è abbandonata a se stessa con un degrado dilagante.
    Non si possono usare questi mezzucci per offuscare la realtà, non si può fare finta che tutto funzioni a regola d’arte intensificando interventi e manutenzioni solo 2 mesi prima delle elezioni.
    La città va governata bene 365 giorni all’anno….
    Per questo motivo è opportuno cambiare registro, cacciamoli a calci nel sedere…..

  • x Marcello Lentini 30/09 at 10:53

    Qualche osservazione alla sua lettera.

    a) prolungato disinteresse per il degrado esistente da tempo nell’area ex S.Teresa e dintorni.

    OK! E allora?
    Va biasimato chi, sia pure in maniera spesso discutibile, ha svegliato tanti sonnacchiosi per convincerli che era ora di intervenire?
    Pavento adesso un analoga indifferenza nei confronti del rudere dell’ex Ostello della Gioventù, oppure del fabbricato informe alle spalle della Casa del Combattente, oppure dell’incerta sorte di uno dei pochi esemplari di acquedotti medievali esistenti, o della collinetta della Carnale (con un po’ di fantasia, assimilabile al Pan di Zucchero di Rio de Janeiro!) e così via.
    E quindi non sarebbe meglio scuotere a tutti i livelli chi, incurante, volta la faccia altrove??

    b) il Crescent altera l’antico profilo portuale.

    Non è una giustificazione, ma in città esistono tanti esempi di alterazioni paesaggistiche, vedasi il tanto cemento mangia verde sulle zone collinari a est e ovest.
    Non mi risultano a suo tempo indignate e roboanti reazioni!!
    Peraltro, il Crescent ora da un lato copre un edificio di abnorme colorazione mal collocato in un simile contesto, e dall’altro toglie alla vista le gru e i container ammassati sui piazzali di un porto in sofferenza per mancanza di spazi vitali.
    Ammetto che vi sia anche l’impatto sul panorama della Costiera amalfitana.
    Tuttavia, anche la Nuova Stazione Marittima, benché di piccola mole, se guardata da lontano, rende non più visibile un lungo tratto della stessa Costiera esteso verso nord-ovest.
    Costituiamo un Comitato NO NSM, che si attivi per abbatterla??

    c) il vandalismo e l’inciviltà sono ormai endemici.

    Ma non solo a Salerno ed è riduttivo dire che la colpa ricade sulla mancanza di vigilanza dell’Autorità preposta e poi in sequenza su giovani teppisti.
    Incombe ora un altro indegno comportamento: l’abbandono incontrollato delle mascherine anti virus. Le portano in maggioranza persone adulte, quindi … ?? e magari sono gli stessi che si ergono a maestri e censori!!

    Non continuo, per non apparire un visionario,
    Ma a volte è importante anche il contro canto!!

    Non sempre traspare negli interventi di tanti lettori un vero intento di proporre idee costruttive.
    Spesso prevalgono insulti, maldicenze, invenzioni, travisamenti di fatti e realtà.
    Può trattarsi di ignoranza, di frustrazioni, di voglia di evasione da disagi.
    É materia da psicologi e … cedo il passo!

  • x Rob 30/09 at 14:23

    Vedo che è tornato ad insistere sulla convinzione che tutte le attività preesistenti a S.Teresa “andavano ristrutturate, rimodellate e abbellite”. Incuriosito e, al limite, anche possibilmente favorevole, le avevo chiesto su un altro blog chiarimenti e maggiori dettagli su come si sarebbero potuti concretizzare interventi importanti e realmente redditizi.
    Ma ho invano sollecitato e atteso una risposta.
    Fa ancora in tempo in questo blog.

    Quanto al Fusandola, è meglio che organizziate proteste affinché sia totalmente tombato anche alla foce insieme con lo scolo di fogna laterale, in modo da sottrarli entrambi alla vista e all’olfatto dei bagnanti, dei frequentatori del Solarium e di chi passeggia sul lungomare.

  • X il sig. Chiarezza 30/09 at 13:37

    Trovo qualche spunto interessante nel suo intervento.

    Dissento però su due.

    a) È SPARITO IL FUSANDOLA … NON SI TROVA PIÙ’!

    Niente affatto!
    Dovrebbe sparire del tutto e invece mostra ancora tutte le brutture della sua foce lasciata a cielo aperto, insieme ad un indecente rigagnolo di fogna che scorre alla sua sinistra.
    Ma nei dintorni scorrazzano bimbi, alcuni prendono il sole, dei temerari prendono anche il bagno a mare!!
    Trovo inconcepibile che si sopporti una simile indecente situazione, dannosa dal punto di vista ambientale e sanitario.
    Ma l’Ufficio di Igiene pubblica ignora tutto ciò??
    C’è qualcuno che abbia l’autorità necessaria per farlo sparire totalmente dalla vista? E che non venga accusato di usare metodi forti e dittatoriali?

    E invece strali continui e allarmanti contro ipotetici rischi di esondazioni che non verrebbero impedite, anzi provocate, da una “deviazione” dell’alveo di un torrentello – da alcuni pomposamente chiamato FIUME.
    Nonostante autorevoli smentite, si continua a tenere in piede anche azioni giudiziarie, con l’intento di ripristinare il passato, magari riscoperchiando il Fusandola addirittura fino alla Chiesa dell’Annunziata per dotare Salerno di uno … splendido Canal Grande!!??

    b) MANCATO RECUPERO DEL CENTRO STORICO CON L’UNIVERSITÀ!

    Sembra di ricordare l’atavico sogno che, fin dagli anni del dopoguerra, pretendeva che ogni nuovo insediamento doveva rimanere confinato sul territorio comunale.
    Il porto venne lasciato con poca lungimiranza al suo posto e poteva allargarsi, con necessari accordi, su aree più idonee di comuni limitrofi; idem per il distretto industriale caoticamente sovrapposto a terreni ad uso agricolo e che comunque avrebbero potuto essere adibiti a destinazioni turistico/residenziali di altro tenore.
    Un centro storico come Salerno, al massimo potrebbe ospitare locali di rappresentanza o di amministrazione di una moderna Università.
    Queste istituzioni del sapere, ormai anche per le facoltà umanistiche, richiedono non solo aule, ma laboratori attrezzati, ausili didattici sofisticati, spazi di socializzazione/conferenze, ecc.
    E naturalmente accessi agevolati, senza dover vedere teorie di studenti che, a piedi o con varie difficoltà di trasporto, sono costretti a raggiungere l’ateneo, come sarebbe successo nel Centro Storico.

    Ed è ingiusto e ingeneroso dire:
    IL CAMPUS NON CI APPARTIENE!
    È l’Università Salerno, nella sequenza degli indirizzi e-mail è individuatoo come “unisa”, ha riportato in questi luoghi la tradizione di saperi antichi.

    Non è retorica, ma solo voglia di costruire e non solo criticare, cosa estremamente facile.

    Si chieda ancora, con forza e determinazione, che questo moderno campus universitario frequentato da migliaia di giovani, venga finalmente dotato di moderni, efficienti, frequenti sistemi di trasporto.

    In Cina si fanno prima le vie e le metropolitane di accesso – e non viceversa – per qualsiasi nuovo insediamento da costruire: abitativo; industriale; commerciale; ricreativo; ecc.

  • Anonimo 1 Ottobre 2021 at 10:03
    Anonimo 2 Ottobre 2021 at 10:29
    Anonimo 1 Ottobre 2021 at 17:30

    A tutti costoro si può dire che a Salerno si fanno prima gli interessi personalòi di pochi politici e dei loro amichetti e poi si trovano le ragioni per cui i beni ed i soldi pubblici vengono regalati loro.

    Vale per l’università che invece di metterla, come era naturale, in una zona servita da tangenziale ospedale metropolitana autostrada ferrovia e vicina all’areoporto, raggiungibile dalla sua principale ed naturale utenza cioè la zona sud della provincia e nord della Calabria ed Basilicata, cioè nella deserta, allora, zona dello stadio arechi, vicino al mare ed alla città ed ospedale, realizzando un ambito campus fra i più belli del mondo, si è preferito delocalizzarlo in cima ad una montagna senza acun servizio sul confine con Avellino con aggravio di spese di riscaldamendo condizionamento e trasporti ed inquinamento, avvicinandola alla futura università di Benevento ed a tutte le altre della campania e costringendo la naturale utenza a passare comunque per zona arechi e citta di Salerno per raggiungerla più scomodamente ed incrementando il traffico e le spese.

    Vale per il Crescent dove per permettere lo scempio di demanio e spiaggia fiume ecc. regalti ad un costruttore privato per la sua megaspeculazione si è abbattuto tutto compreso i posti di lavoro ed attività private e pubbliche scuola parco parcheggio albergo cantieri grossisti ecc.a spese pubbliche e poi ci si è costruito una piazza al suo servizio valorizzazione per far finta che lo scopo fosse pubblico.

    Vale per le colline che prima si fanno cementificare dagli AMICHETTI LORO poi gli stessi che hanno favorito questi scempi li usano per giustificare lo scempio peggiore del Crescent.

  • “si è fatto il crescent, il palazzo, la piazza, il parcheggio… e non va bene…
    non si fosse fatto il crescent, il palazzo, la piazza, il parcheggio… e neanche andava bene…

    Salernitano medio? non è mai contento di niente…”

    Ha detto bene si son prese le nostre tasse e beni pubblici parcheggi piazza parco attività e ci si è fatto il Crescent al privato con annessa piazza per regalargli il Crescent e la piazza coi nostri soldi e beni a suo totale guadagno.
    Perchè dovremmo esserne contenti?

  • x Anonimo 30 Settembre 2021 at 11:21
    x Anonimo 05 Ottobre 2021 at 12:58
    x Anonimo 05 Ottobre 2021 at 13:02

    Mi è capitato solo oggi di leggere i tre Anonimi sopra citati e provo a dare brevi risposte, dato che gli argomenti sono già stati oggetto di precedenti interventi.

    Per l’Anonimo del 30/0921 at 11:21, va bene la sintesi, purché non si alteri il vero!
    Egli dà ad intendere che, ingegneristicamente parlando, è stato commesso un grave errore progettuale e realizzativo, a seguito del quale si è determinata la “ostruzione e copertura di un fiume che passa esattamente lì sotto”.
    Intanto, chiamarlo “FIUME” è un’iperbole inaccettabile.
    Dia allora qualche ragguaglio maggiore per meglio comprendere i contenuti della sua denuncia.
    Vada anche alla foce di questo torrentello spesso a secco e si indigni piuttosto per il fatto che la foce stessa, – e il rigagnolo di fogna che scorre alla sua sinistra – vengono lasciati ancora a cielo aperto, a danno della salute di bagnanti e di quanti osservano quel triste spettacolo.

    L’Anonimo del 05/10/21 at 12:58 dovrebbe chiarire meglio perché aver localizzato il Campus Universitario Salernitano in area Fisciano, invece che nella zona attualmente occupata dallo Stadio Arechi, ha rappresentato un esempio di come “a Salerno si fanno prima gli interessi personali di pochi politici e dei loro amichetti e poi si trovano le ragioni per cui i beni ed i soldi pubblici vengono regalati loro”.
    Piuttosto va sottolineato che entrambe le aree di possibile insediamento dell’Università erano – e lo sono tuttora – carenti per quanto riguarda la viabilità di accesso e quindi diventa prioritario battersi affinché questa lacuna, specie per il distretto universitario, sia colmata al più presto

    All’Anonimo del 05/10/21 at 13:02 provo brevemente a dire perché comunque si dovrebbe essere contenti in questa circostanza.
    Se qualche interesse particolare è stato calpestato – ma raramente non accade quando si fanno grandi opere – va riconosciuta anche l’esigenza di carattere generale che imponeva il risanamento di una zona da anni in pieno degrado – da pochi negato, ma da tantissimi conosciuto e denunciato.
    Si può dire che è avvenuta una forma di baratto e certe considerazioni su chi ci ha rimesso e chi no sono state ampiamente dibattute nei luoghi a ciò deputati.

    E’ giusto recriminare per i posti di lavoro perduti per le cessate attività nell’area ex S.Teresa. Anche si fosse trattato solo di apprendisti non sarebbe stato una bella cosa.
    Va tuttavia tenuto presente che non sempre posti di lavoro comunque attivati corrispondono a rese produttive economicamente convenienti.
    Il personale del Jolly, ormai poco frequentato da ospiti, era realmente motivato e appagato?
    Sulla spiaggia priva di attrezzature e con bagnanti “fai da te” erano tanti i bagnini, gli addetti al salvataggio, ecc., ammesso che ce ne fossero?
    Quanto ai Cantieri navali, quali speciali professionalità potevano esprimere tecnici e maestranze e soprattutto esistevano reali possibilità e intenzioni da parte dell’assetto proprietari per una crescita strutturale e di prodotto, rispetto alle precedenti attività?

    Forse di fiorente c’era ben altro, ma è superfluo farne cenno!!,

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