Salerno, appalti truccati. Tra 29 indagati c’è anche il sindaco. Domiciliari per Savastano

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Gli agenti della Squadra Mobile di Salerno hanno eseguito dieci misure cautelari nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica, guidata dal procuratore capo Giuseppe Borrelli. Gli indagati sono in tutto 29.

Tra i destinatari delle misure cautelari c’è anche Giovanni Savastano, detto Nino, consigliere regionale ed ex assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno (finito ai domiciliari). Tra gli indagati anche il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, riconfermato lunedì scorso con il 57% (sostenuto da una coalizione civica di centrosinistra), per fatti risalenti alla precedente Amministrazione. Con lui risultano coinvolti anche un dirigente del Comune e un ex presidente di una società partecipata dell’Ente.

Le misure cautelari

Ai domiciliari anche Luca Caselli, dirigente del settore ambiente del Comune di Salerno. In carcere, invece, è finito Fiorenzo Zoccola, presidente di una cooperativa sociale nonché gestore di fatto di diverse altre cooperative che avevano in gestione la manutenzione ordinaria e conservativa del patrimonio del Comune di Salerno. Per altre sette persone è stato disposto il divieto di dimora nel Comune di Salerno: si tratta degli imprenditori di fatto titolari delle cooperative. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti inerenti l’aggiudicazione dei predetti appalti. A Savastano e Zoccola, inoltre, viene contestato il reato di corruzione elettorale.

Chi è il consigliere regionale arrestato

Giovanni (Nino) Savastano, 62 anni, era stato eletto a Palazzo Santa Lucia in occasione delle scorse elezioni regionali. Candidato nella lista civica Campania Libera – a sostegno del governatore Vincenzo De Luca alle elezioni regionali – era risultato il più votato con 16.569 preferenze nella circoscrizione di Salerno. Nel 2016 era stato rieletto al Comune di Salerno, risultando il più votato in città con 2371 preferenze. Politico da sempre vicino al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha ricoperto l’incarico di assessore in diverse legislature. Oggi è finito agli arresti domiciliari. Tra le varie accuse ipotizzate dalla Procura della Repubblica di Salerno, c’è anche un’ipotesi di corruzione elettorale.

Sindaco Salerno: “Fiducia nella magistratura”

“In relazione all’indagine in corso, esprimiamo piena fiducia nell’azione della magistratura. Attendiamo sereni gli esiti dell’inchiesta, che ci auguriamo facciano rapidamente piena luce sui fatti contestati”. Lo afferma in una nota il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli.

11 Commenti

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  • se vuole la finanza e la magistratura non solo questi soggetti sarebbero messi al gabbio ma andiamo nella regione e spulciamo un pochino le carte dalle luci d’artista alle varie opere di abbellimento alla piazza con annesso palazzo reale alle finte installazioni covid all’ospedale ruggi e poi se c’e’ tempo guardiamo anche le carte di vaccinazioni covid di de luca!!!!!!!!!!!!! ma la finanza e la magistratura di quale parte politica sono fautrici?

  • PIERINO dove sei? Il re del nulla non esce fuori oggi a degustarci con le sue massime scritte sui pizzini dal Giullare Vincenzin de Potenz. Pubblicate per favore perchè stavolta c’è da ridere

  • Salernitani continuate a dare plebisciti a questa gente come alle ultime elezioni amministrative, questo vi meritate.
    Alla magistratura questi arresti e indagine come mai non sono usciti prima perché non riguardavano il centrodestra? Poi si dice che si pensa male e come si fa a non farlo

  • Tranquilli, finirà tutto in una bolla di sapone….
    Come sempre….
    Come l’indagine di Robertino e le indagini di Papino…..
    Si muoveranno le corde giuste, si prometterà qualche incarico a qualche magistrato (vedi quanto già successo a Bruxelles con Rob….rti) e si metterà tutto a tacere.
    Ma la speranza è sempre l’ultima a morire….

  • Se fosse vero dovreste vergognarvi ma non vi fate schifo se fosse vero corrotti se fosse vero

  • Recidivi, togliete loro tutti i soldi, che serve arrestarli? Con le loro finanze possono permettersi squadre di avvocati

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