Influenza, con l’arrivo del freddo rilevati i primi casi in Italia

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Sono stati rilevati, in Italia, i primi casi di influenza, anche a causa del recente e repentino abbassamento delle temperature che ha già fatto sentire il proprio effetto. Tra Torino e Milano, infatti, gli esperti hanno rilevato i primi casi legati al virus influenzale, praticamente scomparso nel 2020 con le restrizioni anti-Covid.

Lo stesso virus, con questi primi rilevamenti, ha fatto dunque capire che quest’anno si verificherà un’ondata influenzale, prevista nei prossimi mesi, come confermato dal virologo Fabrizio Pregliasco.

“Il virus influenzale sta per alzare la cresta. Per ora si tratta dei primi casi sporadici, come sempre avveniva negli anni passati prima della pandemia in questo periodo, perchè poi l’ondata influenzale vera e propria dovrebbe iniziare tra fine novembre e inizio dicembre”, ha spiegato l’esperto.

La sorveglianza InfluNet, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), con i medici sentinella che faranno le loro segnalazioni, partirà ufficialmente la prossima settimana, anche se i primi campioni sono già stati inviati in questi giorni. Uno, quello piemontese, è stato isolato dai laboratori dell’ospedale Amedeo di Savoia, in un bambino ricoverato presso l’ospedale infantile “Regina Margherita”.

Lo ha riferito anche il quotidiano “La Stampa” e, secondo le prime stime, si tratterebbe di uno dei soliti ceppi circolanti, anche se le analisi di laboratorio dell’Iss confermeranno e chiariranno nei prossimi giorni la situazione. E, come detto, oltre al campione isolato nel bambino ricoverato a Torino, all’Iss ne è stato inviato anche un altro, proveniente da Milano.

“L’anno scorso non c’era stato nessun isolamento in questo periodo”, ha sottolineato ancora Pregliasco, “e questi primi casi confermano i nostri timori, cioè che il virus influenzale si sta facendo strada. E’ nei tempi giusti rispetto al suo sviluppo”, ha riferito il virologo.

“Questo inverno sarà la nostra ultima battaglia con la pandemia, perché siamo in una fase di riduzione dell’epidemia”, ha aggiunto ancora. Cosa attendersi ora nelle prossime settimane e mesi? Secondo Pregliasco, “gli sbalzi termici, la maggior quantità di tempo passata al chiuso, la riapertura delle attività lavorative e delle scuole sono tutti elementi di rischio per i contagi influenzali. Bisognerà vedere come influiranno l’uso delle mascherine e l’igiene delle mani”, ha detto.

Proprio in Piemonte, intanto, la campagna di vaccinazione contro l’influenza partirà il 14 ottobre con un 1 milione e 100 mila dosi di vaccino antinfluenzale già pronte, acquistate dalla Regione con un investimento pari a 9 milioni di euro.

Per la prima volta, tra l’altro, è stato acquistato anche il vaccino per i bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, che verrà somministrato sottoforma di spray. Il vaccino contro l’influenza, hanno spiegato gli esperti, potrà essere somministrato in contemporanea con quello contro il Covid.

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