Pensioni, il governo lavora all’ipotesi quota 102: 64 anni di età e 38 di contributi

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Nell’agenda del governo Draghi ci sono Quota 102 per le pensioni e la riforma del reddito di cittadinanza. Oltre al taglio delle tasse, che dovrebbe partire dall’Irpef. Sul tavolo ci sono soluzioni come l’Ape contributiva proposta dall’Inps, l’ampliamento dell’Ape sociale e l’uscita flessibile a 63 anni e 39 di contributi (o 64 e 38 e così via). Ovvero Quota 102, che dovrebbe così prendere il posto di Quota 100. E che potrebbe costare un paio di miliardi. Ma la questione è ancora oggetto di trattativa perché i leghisti chiedono che il meccanismo, che consentirebbe di andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi, sia reso più flessibile, mantenendo per alcune categorie quota 100.

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