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Il “know how aziendale” di Mister Castori! Di Antonio Sanges

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Dal punto di vista aziendale, quanto vale la promozione diretta in massima serie conquistata “dall’esonerato” Fabrizio Castori al termine del campionato di serie B stagione 20/21? La partecipazione della Salernitana all’attuale campionato di Serie A, determina un positivo impatto economico che rileverà un miglioramento della “continuità aziendale” del club, ed uno sviluppo della valutazione del “brand” del cavalluccio.

Per il club granata, la “dote aziendale”, lasciata da Fabrizio Castori si determinerà alla data del prossimo 30 giugno 2022, (termine del campionato di serie A 2021/2022), dove, i valori di bilancio più significativi risulteranno essere i seguenti: ricavi da stadio (+1,9 mln euro), ricavi diritti tv (+21,7 mln ), valore della produzione (+23,2 mln ), costo del lavoro (+9,5 mln), costo della produzione (+17,6 mln), utile esercizio (+2,5 mln). (Fonte Calcio Report 2020)

In riferimento ai dati di cui sopra, le proposte irrevocabili di acquisto, delle quote societarie della Salernitana, da notificare al Trust 2021 entro il prossimo 15 novembre, risultano essere fondamentali, per determinare una positiva “continuità aziendale” del club granata.

In tema di “due diligence”, anche l’operazione aziendale Ribery, risulta essere finalizzata a superare positivamente l’ostacolo “Trust 2021”, con relativa garanzia, per i futuri soci e governance del club granata.

L’acquisto di Franck Ribery (con attuale valore di mercato pari a 3 mln di euro),  determinerà per la Salernitana un positivo impatto economico sul proprio bilancio, finalizzato ad aumentare : “ricavi da stadio”, “ricavi da merchandising e sponsorizzazioni” del 15-20% e programmare un vincente progetto di “azionariato popolare”.

L’inserimento del calciatore francese nella rosa granata, comporta un valore aggiunto dal punto di vista agonistico, ma anche un “asset aziendale vincente” per il brand del cavalluccio.

Oggi l’azienda calcio produce uno spettacolo sportivo ed avere Ribery nelle fila granata, significa programmare vincenti strategie di “marketing 4.0”.

I potenziali nuovi soci della Salernitana, oltre al prezzo di acquisto, con valutazione stimata tra i 40 e 45 mln di euro, dal punto di vista finanziario, dovranno programmare il “costo di gestione annuale” della Salernitana che in Serie A, potrebbe quantificarsi per un valore previsto tra i 38 e 55 mln di euro.

Gli importi di cui sopra, risultano essere la media dei “costi fissi di gestione” di società di calcio (Brescia, Cagliari, Lecce, Parma, Spal, Udinese e Verona) similari al club granata, che hanno partecipato agli ultimi due campionati di massima serie.

In percentuale, il “valore dei costi”, risulta diviso come segue: salari e stipendi 46,9%, ammortamenti 14,2%, costi operativi 34,1%, oneri cessione calciatori 0,8%, imposte 1,7%.

Il valore dei “ricavi di esercizio” potranno variare tra i 45 ed i 49 mln di euro.

La divisione dei “ricavi” risulta essere la seguente: ricavi da stadio 8%, ricavi diritti tv 31%, ricavi da sponsor 26,9%, altri ricavi 22,5% , cessione calciatori 11,5%.

I nuovi potenziali soci, potranno inoltre, fare sicuramente affidamento sulle attuali  voci di bilancio della Salernitana quali: “Crediti vs Lega Calcio pari a 15 mln di euro, Contributo federale di circa 6/7 mln di euro, ricavi diritti tv 21,7 mln euro e “paracadute” 10 mln euro.

Fabrizio Castori: “allenatore aziendalista”?

Antonio Sanges – Dottore Commercialista

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