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San Matteo 2014, rivolta dei portatori contro l’ex vescovo Moretti: 18 condanne

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A distanza di sette anni si chiude il primo grado del processo per il caos scoppiato nel giorno della processione di San Matteo: alla sbarra c’erano – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” scaricabile online – 19 tra cittadini e portatori accusati di turbativa di funzione religiosa e vilipendio di un ministro del culto (all’epoca monsignor Moretti. Il pm Francesca Fittipladi aveva chiesto due anni di reclusione a testa tranne che per Raffaele De Martino, il capo paranza della statua di San Giuseppe per il quale era stata avanzata istanza di assoluzione. Per lui i giudici hanno stabilito per il proscioglimento. Condanne per gli altri 18 imputati. Molti capi di imputazione a carico dei coinvolti sono caduti. Secondo le accuse, gli imputati non avrebbero rispettato gli accordi presi con la Curia che aveva vietato le soste al Comune e alla Guardia di Finanza: soste effettuate ugualmente dai portatori delle statue e che, per la procura, avrebbero condizionato l’andamento della processione incitando i cittadini a fischiare e lanciare invettive contro l’allora arcivescovo Luigi Moretti.

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