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Master in consulente e promotore finanziario

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La Salerno Formazione, società operante nel settore della didattica, della formazione professionale e certificata secondo la normativa UNI EN ISO 9001:2008 settore EA 37 per la progettazione ed erogazione di servizi formativi in ambito professionale, organizza il master di alta formazione professionale “CONSULENTE E PROMOTORE FINANZIARIO”.

Il ruolo del Consulente Finanziario comprende una visione globale su vari argomenti finanziari, tra cui investimenti e consulenza. Lavorano con i loro clienti per prendere decisioni di investimento, offrendo una consulenza impareggiabile e senza restrizioni che mira ad aiutarli a raggiungere i loro obiettivi attraverso la creazione di un piano finanziario.

I Consulenti Finanziari trovano impiego in diverse istituzioni finanziarie. Possono lavorare nelle banche e nel settore finanziario di grandi aziende. Tuttavia, alcuni professionisti scelgono di essere autonomi e offrono i loro servizi ai singoli clienti spesso in materia di finanziamenti personali piuttosto che investimenti commerciali.

Le principale responsabilità di un consulente finanziario è Creare, sviluppare ed ampliare il portafoglio clienti.

I Consulenti Finanziari gestiscono il denaro dei propri clienti e forniscono loro consulenza sui futuri investimenti. Pertanto, devono trasmettere un senso di sicurezza e di affidabilità. Avere una buona capacità di negoziazione, di comunicazione e carisma è essenziale per qualsiasi Consulente Finanziario.

Data la natura delle responsabilità di questa professione, è fondamentale che i Consulenti Finanziari dispongano di una forte capacità di problem-solving, nonché di esperienze pregresse nelle vendite e negli investimenti. Questi professionisti svolgono un ruolo determinante nel tentativo dei clienti raggiungere i loro obiettivi finanziari e, quindi, devono essere in grado di determinare se un’azione rappresenta un rischio o un’opportunità.

I Consulenti Finanziari non possono acquistare né vendere titoli o prendere decisioni senza il consenso del cliente. Una volta che ottenuto il consenso, possono ottenere un’autorità discrezionale che conferisce loro la facoltà di agire per conto dei clienti senza un’autorizzazione formale preventiva.

 

Il promotore finanziario può esercitare la professione solo in seguito all’iscrizione all’Albo unico dei Consulenti Finanziari articolato in sezioni territoriali.
Alla tenuta dell’Albo provvede Organismo di Vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari (OCF) sito web: www.organismocf.it

Per potersi iscrivere all’Albo unico dei consulenti finanziari i soggetti interessati devono essere in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità fissati con decreto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Un requisito di professionalità espressamente richiesto è quello di possedere un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore, rilasciato a seguito di corso di durata quinquennale, o titolo di studio estero equipollente

OBIETTIVI DEL MASTER SALERNO FORMAZIONE IN PROMOTORE E CONSULENTE FINANZIARIO SONO I SEGUENTI:

– AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER CHI GIA’ E’ ISCRITTO ALL’ALBO DEI CONSULENTI/PROMOTORI FINANZIARI

– AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER CHI GIA’ E’ ISCRITTO ALL’ALBO DEI MEDITORI CREDITIZI

– AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE PER CHI GIA’ E’ ISCRITTO ALL’ALBO DEGLI AGENTI IN ATTIVITA’ FINANZIARIA

– PREPARAZIONE ESAME DI ABILITAZIONE PER ISCRIZIONE ALL’ALBO DEI CONSULENTI/PROMOTORI FINANZIARIA (OCF)

– PREPARAZIONE E CORSO PROPEDEUTICO PER ACCEDERE ALL’ESAME PER ISCRIZIONE ALBO DEI MEDIATORI CREDITIZI (OAM)

– PREPARAZIONE E CORSO PROPEDEUTICO PER ACCEDERE ALL’ESAME PER ISCRIZIONE ALBO DEGLI AGENTI E (OAM)

DATA INIZIO LEZIONI: 24 NOVEMBRE 2021

 

DURATA E FREQUENZA: Il master avrà la durata complessiva di 90 ore. Il master si svolgerà presso la sede della Salerno Formazione con frequenza settimanale  per circa n. 3 ore lezione.

 

E’ POSSIBILE SEGUIRE LE LEZIONI, OLTRE CHE IN AULA, ANCHE IN MODALITA’ E.LEARNING – ON.LINE

 

E’ prevista solo una quota d’ iscrizione di €. 350,00 per il rilascio del DIPLOMA DI MASTER DI ALTA FORMAZIONE PROFESSIONALE DI PRIMO LIVELLO IN CONSULENTE E PROMOTORE FINANZIARIO.

 

DESTINATARI: Il master è a numero chiuso ed è rivolto a n. 16 persone  in possesso di diploma  e/o laurea triennale e/o specialistica.

 

CHIUSURA ISCRIZIONI: RAGGIUNGIMENTO DI MASSIMO 16 ISCRITTI

 

PROGRAMMA DI STUDIO:

 

MODULO  1 – I MERCATI REGOLAMENTATI

  1. Il mercato monetario
  2. Il mercato dei cambi
  3. Mercato Interbancario Collateralizzato (MIC)
  4. e-MID
  1. Le articolazioni del mercato mobiliare
  2. I fattori di efficienza del mercato mobiliare
  1. Dai mercati non regolamentati ai sistemi multilaterali
  2. Gli internalizzatori sistemici
  3. Sistemi multilaterali di scambio di depositi monetari in euro

 

MODULO 2 – LA GESTIONE DEL MERCATO

MODULO 3 – GESTIONE ACCENTRATA DI STRUMENTI FINANZIARI

 

MODULO 4 – SERVIZI DI LIQUIDAZIONE E SISTEMI DI GARANZIA

  1. La vigilanza informativa

 

MODULO 5 – AMMISSIONE ALLA QUOTAZIONE DI BORSA, SOSPENSIONE E REVOCA

  1. Ammissione alla quotazione
  2. Ammissione alle negoziazioni
  1. La pubblicazione del prospetto
  2. Esenzioni dall’obbligo di pubblicare il prospetto
  3. Prospetto semplificato
  1. Titoli fungibili con quelli già quotati e strumenti finanziari diffusi tra il pubblico
  2. Quotazione con contestuale offerta finalizzata alla diffusione di strumenti finanziari
  3. Strumenti finanziari offerti in opzione
  4. Obbligazioni e strumenti finanziari derivati cartolarizzati emessi sulla base di un programma
  5. Titoli di Stato
  1. Borsa valori
  2. MTS
  1. Indici informativi

 

MODULO 6 – I MERCATI DI BORSA

  1. Accesso sponsorizzato al mercato
  1. Prezzo di riferimento
  2. Prezzo statico e prezzo dinamico
  3. Prezzo di asta di apertura o prezzo di apertura
  4. Prezzo ufficiale
  1. Caratteristiche generali
  2. Svolgimento delle negoziazioni
  3. Segmenti di negoziazione
  4. Modalità di negoziazione e orari
  5. Intervento dell’operatore specialista
  1. Caratteristiche generali
  2. Segmenti e modalità di negoziazione
  3. Sospensioni e asta di volatilità
  4. Operatori specialisti sul mercato ETFplus
  1. Definizione
  2. Modalità di negoziazione
  3. Operatori specialisti
  1. Caratteristiche generali
  2. Modalità e orari di negoziazione
  3. Proposte di negoziazione
  4. Funzionamento dell’asta e regole di passaggio fasi
  5. Operatori market marker volontari, operatori specialisti del mercato IDEM e operatori market maker Mifid2

 

MODULO 7 – OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE E REGIME DI TRASPARENZA

 

MODULO 8 – L’INTEGRITA’ DEI MERCATI E GLI ABUSI DI MERCATO

 

MODULO 9 – LE SOCIETA’ D’INTERMEDIAZIONE MOBILIARE (SIM)

  1. I requisiti
  2. Domande di autorizzazione e di estensione dell’autorizzazione
  3. Decadenza dall’autorizzazione (art.10)
  4. Sospensione e interruzione dei termini dell’istruttoria (art.11)
  5. Revoca dell’autorizzazione (art.12)
  6. Albo (art.20,Tuf)
  1. Requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza degli esponenti aziendali
  2. Requisiti di onorabilità dei partecipanti al capitale
  3. Partecipazione al capitale
  4. Richiesta d informazioni sulle partecipazioni
  1. Definizioni
  2. L’organizzazione amministrativa e contabile. Requisiti generali
  3. Procedure, anche di controllo interno, per la corretta e trasparente prestazione dei servizi, controllo di conformità alle norme, trattamento dei reclami, operazioni personali, gestione dei conflitti di interesse, conservazione delle registrazioni
  4. Conflitti d’interesse
  1. Principi generali
  2. Collaborazione tra autorità e segreto d’ufficio
  3. Finalità e destinatari della vigilanza
  4. Poteri regolamentari
  5. Altri poteri
  6. La negoziazione algoritmica
  1. Provvedimenti ingiuntivi
  2. Disciplina della crisi

 

MODULO 10 – LE IMPRESE D’INVESTIMENTO COMUNITARIE ED EXTRACOMUNITARIE

  1. Succursali e libera prestazione di servizi di SIM
  2. Imprese di investimento dell’Unione europea (art.27 Tuf)
  3. Imprese di paesi terzi diverse dalle banche (art.28 Tuf)
  4. Banche italiane (art.29 Tuf)
  5. Banche dell’Unione europea (art.29bis Tuf)
  6. Banche di paesi terzi (art.29ter Tuf)
  1. Imprese d’investimento UE
  2. Imprese di paesi terzi

 

MODULO 11 – LA GESTIONE COLLETTIVA DEL RISPARMIO

  1. Autorizzazione della SGR
  2. Capitale sociale minimo
  3. Programma di attività e relazione sulla struttura organizzativa
  4. Controlli sull’assetto proprietario della SGR
  5. Decadenza e rinuncia
  6. Partecipazioni detenibili della SGR
  7. Attività connesse e strumentali alla gestione del risparmio
  8. Fusione e scissione delle SGR
  1. I requisiti per l’autorizzazione
  2. Procedura di autorizzazione
  3. Costruzione delle società e iscrizione all’Albo
  4. Altre attività esercitabili
  5. Capitale e azioni della SICAV e della SICAF
  6. Assemblee sociali
  7. Partecipazione al capitale della SICAV
  8. Fusione e scissione fra SICAV e SICAF. Scioglimento e liquidazione volontaria
  1. Fondi per il venture capital (FVC)
  2. Fondi Europei per il venture capital (EuVECA)
  3. Fondi qualificati per l’imprenditoria sociale nell’Unione (EuVECA)
  4. Le società d’investimento semplice (SIS)
  1. Stabilimento di succursali in Stati non UE
  2. Prestazione di servizi senza stabilimento in Stati non UE
  3. Offerta all’estero di OICR italiani
  4. Società di gestione UE
  1. Depositario dell’OICR
  2. Provvedimento congiunto Banca d’Italia-Consob 29 ottobre 2007
  1. Provvedimenti ingiuntivi
  2. Sospensione dell’offerta dei OICR esteri
  3. Disciplina delle crisi

 

MODULO 12 – I SERVIZI DI INVESTIMENTO E SRVIZI ACCESSORI

  1. Requisiti relativi a informazioni corrette, chiare e non fuorvianti
  2. Informazioni riguardanti la classificazione dei clienti
  3. Requisiti generali per le informazioni fornite ai clienti
  4. Informazioni ai clienti e potenziali clienti sull’impresa di investimento e dei servizi che offre
  5. Informazioni sugli strumenti finanziari
  6. Informazioni concernenti la salvaguardia degli strumenti finanziari o dei fondi dei clienti
  7. Informazioni sui costi e gli oneri connessi
  8. Informazioni fornite a norma della direttiva 2009/65/CE e del regolamento (UE) n.1286/2014
  9. Informazioni sulla consulenza in materia di investimenti
  1. Norme per la tutela del contraente debole
  2. La tutela degli investitori
  1. Best execution e gestione degli ordini
  1. a) Obblighi di comunicazione supplementari riguardo alla gestione del portafoglio o alle operazioni con passività potenziali
  2. b) Obblighi di comunicazione riguardo all’esecuzione di ordini che esulano dalla gestione del portafoglio
  3. c) Disciplina a tutela del contraente debole e contenuto dei contratti
  4. d) L’esercizio dei diritti di voto
  5. e) Profili di adeguatezza nei servizi di gestione di portafoglio
  6. f) Appropriatezza dei servizi di investimento prestati ai clienti
  7. g) Condizioni di mera esecuzione (art. 43)
  1. a) Generalità
  2. b) Una particolare tecnica di comunicazione a distanza: Internet
  3. c) Il trading on line

 

MODULO 13 – LA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO

  1. a) Aspetti generali
  2. b) Limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore (art. 49, D.Lgs. n. 231/2007)
  1. a) Modalità di adempimento degli obblighi
  2. b) Obblighi semplificati e rafforzati di adeguata verifica della clientela

 

MODULO 14 – L’ALBO UNICO DEI CONSULENTI FINANZIARI

  1. a) Caratteri
  1. a) Vigilanza dell’Organismo sui consulenti finanziari
  2. b) Vigilanza della Consob sull’Organismo
  1. a) Il D.M. 322/97 e l’eliminazione dell’obbligo di praticantato
  2. b) I requisiti di professionalità: titolo di studio e prova valutativa

 

MODULO 15 – INCOMPATIBILITA’ E REGOLE DI COMPORTAMENTO NELLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ DEL CONSULENTE FINANZIARIO

  1. a) Obblighi di riservatezza
  2. b) Regole di presentazione e comportamento nei confronti dei clienti o dei potenziali clienti (art.159)
  3. c) Conservazione della documentazione (art. 160)
  4. d) Comunicazione informativa sulle principali regole di comportamento del consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede nei confronti dei clienti o dei potenziali clienti di cui all’All. n. 4, del regolamento intermediari
  5. e) Requisiti necessari per fornire informazioni (art. 79, del. Consob n. 20307/2018)
  6. f) Requisiti necessari per prestare la consulenza (art. 80, del. Consob n. 20307/2018)
  1. a) Provvedimenti cautelari applicabili ai consulenti finanziari
  2. b) Sanzioni penali
  3. c) Sanzioni disciplinari e amministrative
  4. d) Diritto di difesa e responsabilità dell’intermediario
  1. a) Sanzioni

 

MODULO 16 – LA DISCIPLINA DEGLI EMITTENTI E DELLE SOCIETA’ CON AZIONI QUOTATE

 

MODULO 17 – L’INFORMAZIONE SOCIETARIA

 

MODULO 18 – ASSETTI PROPIETARI E PATTI PARASOCIALI

 

MODULO 19 – L’ASSEMBLEA NELLE S.P.A QUOTATE

 

MODULO 20 – GLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

 

MODULO 21 – LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI

  1. a) Proposte di aumento di capitale (art. 158, Tuf
  2. b) Conferimento e revoca dell’incarico (art. 159, Tuf)
  3. c) Incompatibilità
  4. d) Interessi finanziari (art. 149quater)
  5. e) Relazioni d’affari (art. 149quinquies)
  6. f) Influenza sul processo decisionale della società di revisione (art. 149sexies
  7. g) Altre cause di incompatibilità

 

MODULO 22 – OFFERTA AL PUBBLICO DI SOTTOSCRIZIONE E DI VENDITA

  1. a) Nozione
  2. b) Casi di disapplicazione della disciplina del Tuf
  3. c) Offerte attraverso portali per la raccolta di
  1. a) Comunicazione e prospetto informativo allegato
  2. b) Svolgimento dell’offerta al pubblico
  3. c) Norme di correttezza

 

MODULO 23 – L’OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO O DI SCAMBIO

  1. a) Comunicazione e pubblicazione del documento di offerta
  2. b) Comunicato
  3. c) Svolgimento dell’offerta (art. 103 Tuf
  1. a) OPA totalitaria
  2. b) Acquisto indiretto e consolidamento della partecipazione
  3. c) Esenzioni dall’obbligo di OPA
  4. d) OPA preventiva
  5. e) OPA residuale
  6. f) Diritto di acquisto
  7. g) Sanzioni

 

MODULO 24 – NOZIONI DI MATEMATICA FINANZIARIA

 

MODULO 25 – GLI STRUMENTI DI MERCATO MONETARIO

  1. a) Definizione
  2. b) Collocamento
  3. c) Requisiti
  4. d) Costo dell’operazione
  5. e) Il rendimento
  1. a) Nozione
  2. b) Riporto di borsa

 

MODULO 26 – I TITOLI OBBLIGAZIONARI

  1. a) Obbligazioni convertibili in
  2. b) Obbligazioni bancarie
  3. c) Euro-obbligazioni
  1. a) Obbligazioni callable
  2. b) Obbligazioni putable
  3. c) Obbligazioni step-up e step-
  4. d) Reverse floater e fixed reverse floater
  5. e) Reverse convertible
  6. f) Index e equity linked
  1. a) Obbligazioni con warrant
  2. b) Obbligazioni zero coupon (obbligazioni senza cedola o a capitalizzazione integrale
  1. a) Obbligazioni bull and bear (obbligazioni scommessa)
  2. b) Obbligazioni hell and heaven (obbligazioni inferno e paradiso)
  3. c) Obbligazioni in valuta estera
  4. d) Obbligazioni drop lock (obbligazioni a tasso variabile convertibili in obbligazioni a

tasso fisso)

  1. e) Obbligazioni postergate

 

MODULO 27 – I TITOLI DI STATO

  1. a) La dematerializzazione dei titoli di Stato

 

MODULO 28 – VALUTAZIONE DELLE OBBLIGAZIONI

  1. a) Tasso effettivo di rendimento immediato (TRI
  2. b) Tasso di rendimento effettivo a scadenza (TRES)
  1. a) Duration modificata
  2. b) Convessità
  1. a) Generalità
  2. b) Il rischio di posizione
  3. c) Il rischio di regolamento
  4. d) Il rischio di controparte
  5. e) Il rischio di concentrazione
  6. f) Il rischio di credito
  7. g) Il rischio di cambio
  8. h) Il rischio di reinvestimento

 

MODULO 29 – I TITOLI AZIONARI

  1. a) Caratteri
  2. b) Categorie
  3. c) Le azioni di risparmio
  1. a) Valore atteso
  2. b) Deviazione standard

9 I coefficienti alfa e beta

 

MODULO 30 – I FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO

  1. a) Generalità
  2. b) Benchmark di un fondo e caratteristiche della gestione
  3. c) La strategia buy and hold
  4. d) Strategia di gestione del mix costante
  5. e) GIPS e IPPS
  1. a) Generalità
  2. b) ETF
  3. c) I fondi armonizzati
  4. d) Oggetto dell’investimento
  5. e) Le politiche di investimento
  6. f) I proventi della gestione
  7. g) La partecipazione al fondo aperto
  1. a) Generalità
  2. b) I fondi comuni di investimento mobiliari chiusi
  3. c) I fondi comuni di investimento immobiliari
  4. d) Oggetto dell’investimento
  5. e) La partecipazione al fondo chiuso
  1. a) TWRR
  2. b) MWRR
  3. c) Indice di Sharpe
  4. d) La valutazione «corretta»della performance: l’Indice di
  5. e) Alfa di Jensen

 

MODULO 31 – GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

  1. a) Nozioni generali
  2. b) Contratti standard negoziati sui mercati regolamentati
  1. a) Il FTSE/MIB future
  2. b) Il miniFTSE/MIB
  1. a) I currency futures
  2. b) L’Interest rate futures
  1. a) Delta
  1. a) I contratti forward
  2. b) Forward Rate Agreement (FRA)
  3. c) Gli Swap

 

MODULO 32 – L’OPERATIVITA’ DELLE BANCHE

  1. a) I requisiti in generale
  2. b) Il capitale minimo
  3. c) Il programma di attività
  4. d) I requisiti dei partecipanti al
  5. e) Il sistema dell’amministrazione e dei controlli (decreto CICR 5-8-2004
  6. f) La compliance
  7. g) I requisiti degli esponenti aziendali
  8. h) Obbligazioni degli esponenti bancari
  1. a) La riserva obbligatoria
  2. b) L’adeguatezza patrimoniale
  3. c) La limitazione dei rischi
  1. a) Contenuto del bilancio
  2. b) Lo Stato patrimoniale
  3. c) Il Conto economico
  4. d) Prospetto della redditività
  5. e) Prospetto delle variazioni del patrimonio
  6. f) Il Rendiconto finanziario
  7. g) Relazione sulla gestione
  8. h) La Nota integrativa
  9. i) L’IFRS 9
  1. a) Aspetti generali
  2. b) Struttura del patrimonio di vigilanza
  1. a) Generalità
  2. b) Il rischio di posizione
  3. c) Il rischio di regolamento
  4. d) Il rischio di controparte
  5. e) Il rischio di concentrazione
  6. f) Il rischio di credito
  7. g) Il rischio di cambio
  8. h) Altre tipologie di rischio
  1. a) La direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive)
  2. b) La risoluzione di una banca
  3. c) La direttiva europea BRRD e il bail in
  1. a) Il rating bancario secondo Basilea 2
  2. b) Il riconoscimento di strumenti di mitigazione del rischio di credito

MODULO 33 – GLI INTERMEDIARI MARGINALI: INTERMEDIARI ISCRITTI NELL’ALBO TENUTO DALLA BANCA D’ITALIA, SOCIETA’ FIDUCIARIE, AGENTI DI CAMBIO

  1. a) Le società finanziarie
  2. b) Le merchant bank
  3. c) Le società di factoring
  1. a) L’agente in attività finanziaria
  2. b) Il mediatore creditizio

 

MODULO 34 – GLI STRUMENTI CREDITIZI

  1. a) L’intermediazione finanziaria e gli altri servizi
  2. b) I tassi bancari e i prezzi dell’attività bancaria
  1. a) Domanda di fido
  2. b) Le indagini bancarie
  3. c) Esame delle garanzie offerte
  1. a) La costituzione del conto
  2. b) Responsabilità della banca e estratto conto
  3. c) Gli interessi nel conto corrente bancario
  4. d) Il circuito veloce e le coordinate bancarie
  5. e) Il conto di base
  1. a) La concessione del credito
  2. b) L’utilizzazione del credito
  1. a) La cessione del quinto dello stipendio e la delegazione di pagamento
  1. a) Oggetto della garanzia
  2. b) Costituzione del pegno
  1. a) Nozione
  2. b) Natura giuridica
  3. c) Disciplina
  4. d) Mutuo bancario
  1. a) Il leasing operativo
  2. b) Il leasing finanziario
  3. c) Il lease-back
  4. d) Altre forme di leasing
  1. a) Nozione
  2. b) Funzioni
  3. c) Tipi di factoring
  1. a) I prestiti in pool a breve termine
  2. b) I prestiti bancari in pool a medio termine

 

MODULO 35 – COSTRUZIONE DEL PORTAFOGLIO

 

MODULO 36 – NOZIONI DI DIRITTO PRIVATO E DI DIRITTO COMMERCIALE

DIRITTO PRIVATO:

DIRITTO COMMERCIALE:

 

MODULO 37 – NOZIONI DI DIRITTO TRIBUTARIO RIGUARDANTI IL MERCATO FINANZIARIO

 

MODULO 38 – NOZIONI DI DIRITTO PREVIDENZIALE ED ASSICURATIVO

Per ulteriori informazioni e/o per le iscrizioni, è possibile contattare dal lunedì al sabato dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00 la segreteria studenti della Salerno formazione  ai seguenti recapiti telefonici 089.2960483 e/o 338.3304185.

SITO WEB: www.salernoformazione.com

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